30 novembre 2020 17:15
  • Dalla prossima settimana l’Irlanda consentirà la riapertura dei negozi, ristoranti, palestre e pub che servono cibo e, dal 18 dicembre, i viaggi tra le contee, per le festività natalizie. Inoltre, tra il 18 dicembre e il 6 gennaio si potranno accogliere fino a due nuclei familiari nelle case. Anche in Belgio il primo ministro Alexander De Croo ha annunciato un allentamento delle misure a partire dalla prossima settimana: tutte le attività commerciali potranno riaprire, ma le persone dovranno fare la spesa da sole e non possono restare nel negozio per più di 30 minuti. Bar e ristoranti resteranno chiusi, ma la vigilia di Natale il coprifuoco, attualmente alle 22 in Vallonia e Bruxelles, sarà posticipato a mezzanotte. Il leggero allentamento delle regole arriva dopo una diminuzione significativa della media dei contagi giornalieri. Secondo i dati del governo, tra il 17 e il 23 novembre sono stati registrati una media di 2.765 casi al giorno. In Repubblica Ceca, l’allentamento delle misure coinvolge anche bar e ristoranti che dal 3 dicembre potranno riaprire a partire dalle 6 alle 22 e al 50 per cento della loro capacità. La Repubblica Ceca è stata tra le più colpite dalla nuova ondata dei contagi, ma il numero di nuovi casi è in calo dal 4 novembre.
  • Nel Regno Unito, il 28 novembre la polizia ha arrestato oltre 150 persone durante le proteste contro il lockdown che si sono tenute a Londra. I manifestanti hanno violato le misure imposte dal governo che vietano i raduni di massa e hanno marciato lungo Oxford e Regent street scontrandosi con la polizia. Anche se il lockdown terminerà il 2 dicembre e il paese sarà suddiviso in tre livelli di restrizioni. A Madrid, invece, il 29 novembre gli operatori sanitari hanno manifestato contro i tagli al sistema sanitario che hanno reso più difficile la lotta al covid-19. Circa quattromila persone hanno marciato per le strade della capitale spagnola, la regione più colpita dal covid-19, cantando e suonando tamburi.
  • Il governo australiano ha lanciato un programma pilota per permettere agli studenti stranieri di riprendere gli studi nel paese. Il 30 novembre il primo gruppo di 63 studenti provenienti da Hong Kong, Cina, Giappone, Vietnam e Indonesia è atterrato all’aeroporto internazionale di Darwin, nel Northern Territory. Tutti sono risultati negativi al test per il nuovo coronavirus 72 ore prima di imbarcarsi, ma dovranno ugualmente sottoporsi a una quarantena di 14 giorni prima di poter entrare nel campus universitario. Il settore dell’istruzione è cruciale per l’economia australiana ed è destinato a perdere miliardi di dollari se i confini del paese resteranno chiusi per tutto il 2021.
  • Il governo austriaco ha annunciato un programma di test di massa che coinvolgerà almeno metà della popolazione. A partire dalla prossima settimana verranno allestiti centri per i test a Vienna e nei due stati occidentali di Vorarlberg e del Tirolo. I test non saranno obbligatori, ma chi risulterà positivo dovrà sottoporsi alla quarantena. La decisione è stata presa dal governo in vista di un possibile allentamento delle restrizioni per controllare la diffusione del covid-19. In Francia, il ministro della salute ha annunciato il 26 novembre che il governo sta valutando la possibilità di effettuare uno screening di massa per evitare una terza ondata dei contagi. Un programma pilota potrebbe iniziare nelle due città di Lille e Roubaix, mentre il presidente della regione di Auvergne-Rhones-Alpes, una delle più colpite durante la seconda ondata, ha annunciato un programma di test gratuiti per gli otto milioni di abitanti tra il 16 e il 23 dicembre. Ma secondo il presidente del consiglio scientifico lo screening di massa ha un limite perché tra le persone asintomatiche c’è una finestra di due o tre giorni in cui il virus non viene rilevato.
  • Il governo della Corea del Nord ha annunciato il 29 novembre che imporrà rigide misure lungo le aree di confine e rafforzerà le regole per l’ingresso nelle acque territoriali per impedire la diffusione del covid-19. L’annuncio è stato fatto due giorni dopo che la Corea del Sud ha dichiarato che il governo della Corea del Nord aveva vietato la pesca e la produzione di sale marino come misure di prevenzione dei contagi. Dall’inizio della pandemia il governo di Pyongyang afferma che in Corea del Nord non sono stati registrati casi.
  • Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha annunciato il 29 novembre che il suo governo potrebbe rafforzare le restrizioni a causa di un forte aumento dei contagi nell’ultima settimana. A metà ottobre, Israele ha cominciato ad allentare le misure e ha gradualmente consentito la riapertura di scuole, negozi, hotel e altri luoghi pubblici. Ma adesso i contagi sono in aumento e Israele ha registrato una media di 922 casi al giorno, un numero significativamente più alto rispetto agli inizi di novembre.
  • Il ministro della difesa della Russia, Sergej Šojgu, ha annunciato che il governo vaccinerà più di 400mila militari contro il covid-19. Secondo Šojgu 2.500 militari sono stati già vaccinati contro il covid-19 e il totale dovrebbe raggiungere gli 80mila entro la fine dell’anno. Il fondo sovrano russo ha svelato il 27 novembre che la società farmaceutica indiana Hetero produrrà più di 100 milioni di dosi del vaccino russo Sputnik V all’anno secondo i termini dell’accordo. Il 30 novembre la Russia ha registrato 26.338 nuovi casi che hanno portato il totale dei contagi nel paese a 2.295.654, mentre i decessi dall’inizio della pandemia sono stati 39.895.
  • Secondo lo Straits Times, una donna di Singapore che durante la gravidanza è risultata positiva al covid-19 ha partorito agli inizi di novembre e il bambino non ha il covid-19, ma presenta già gli anticorpi contro il virus. Secondo un articolo pubblicato a ottobre sulla Emerging Infectious Diseases, degli 11 bambini nati da donne con covid-19 a Wuhan, in Cina, tutti avevano livelli rilevabili di anticorpi IgG alla nascita, mentre cinque avevano anticorpi IgM prodotti in risposta a un’infezione. Non è ancora chiaro se gli anticorpi vengano trasmessi dalla madre e se il bambino possa essere immune al covid-19. La mamma e il bambino di Singapore faranno parte di uno studio più ampio per comprendere gli effetti del covid-19 sulle donne incinte e sui loro bambini.

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