13 gennaio 2021 11:47

Stati Uniti
Il 13 gennaio Lisa Montgomery, 52 anni, è stata uccisa con un’iniezione letale nel penitenziario federale di Terre Haute, nell’Indiana. Era stata condannata a morte per aver ucciso nel 2004 una donna incinta per sottrarle il feto. L’esecuzione, la prima a livello federale di una donna da circa settant’anni, è stata autorizzata all’ultimo momento dalla corte suprema, che ha annullato la sospensione decisa l’11 gennaio da un giudice dell’Indiana.

Stati Uniti
Il 12 gennaio il presidente Donald Trump ha definito “ridicola” la procedura d’impeachment lanciata dai democratici nei suoi confronti per aver incitato i suoi sostenitori a dare l’assalto al Campidoglio a Washington. La messa in stato d’accusa di Trump sarà votata oggi dalla camera dei rappresentanti, dopo che il vicepresidente Mike Pence ha respinto l’invito a rimuovere il presidente facendo ricorso al venticinquesimo emendamento della costituzione. Alcuni deputati repubblicani hanno fatto sapere che voteranno a favore della destituzione di Trump.

Siria-Israele
Almeno 23 persone sono morte nei raid condotti dall’aviazione israeliana nella notte tra il 12 e il 13 gennaio contro postazioni militari e depositi di armi nell’est della Siria. Secondo l’ong Osservatorio siriano dei diritti umani, le vittime sono sette soldati siriani e 16 membri delle milizie filoiraniane.

Corea del Nord
Il 13 gennaio l’agenzia di stampa ufficiale Kcna ha affermato che il leader nordcoreano Kim Jong-un ha promesso di rafforzare l’arsenale nucleare del paese nel discorso che ha chiuso il congresso del Partito dei lavoratori di Corea, la formazione al potere. L’obiettivo è portare avanti una strategia di dissuasione nucleare nei confronti degli Stati Uniti, che Kim ha definito “il nostro principale nemico”.

Repubblica Centrafricana
Il 13 gennaio il ministro dell’interno, Henri Wanzet Linguissara, ha annunciato che l’esercito ha respinto due attacchi simultanei lanciati dai ribelli alle porte della capitale Bangui. Il mese scorso alcuni gruppi ribelli avevano annunciato un’offensiva contro il governo del presidente Faustin Archange Touadéra.

Irlanda
Il primo ministro Micheál Martin presenterà oggi in parlamento le scuse ufficiali dello stato dopo che il 12 gennaio una commissione d’inchiesta ha denunciato l’altissima mortalità infantile registrata negli istituti religiosi per madri nubili tra il 1922 e il 1998. Secondo la commissione, circa novemila bambini, il 15 per cento del totale, sono morti a causa dei maltrattamenti subiti perché erano considerati “illegittimi”.

Estonia
Il 13 gennaio il primo ministro Jüri Ratas ha annunciato le sue dimissioni per le accuse di corruzione che hanno coinvolto la sua formazione, il Partito di centro estone. La caduta della coalizione di centrodestra al potere non dovrebbe comunque portare alle elezioni anticipate. La presidente Kersti Kaljulaid ha infatti due settimane di tempo per nominare un nuovo premier che dovrà ottenere la fiducia del parlamento.

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