20 gennaio 2021 11:07

Stati Uniti
Il 20 gennaio s’insedia alla Casa Bianca il nuovo presidente democratico Joe Biden, 78 anni. Per la prima volta la vicepresidente sarà una donna, Kamala Harris. Poche ore dopo l’insediamento Biden firmerà alcuni decreti esecutivi che segneranno una netta inversione di tendenza rispetto alla presidenza di Donald Trump, che non parteciperà alla cerimonia. Nell’ultimo giorno del suo mandato Trump ha concesso la grazia a 73 persone, tra cui il suo ex consigliere Steve Bannon.

Russia
Il 19 gennaio la fondazione anticorruzione dell’oppositore Aleksej Navalnyj ha pubblicato un’inchiesta sulla costruzione di una residenza del presidente Vladimir Putin a Gelendžik, sul mar Nero, finanziata da alcuni fedelissimi del potere, tra cui Igor Sečin, amministratore delegato della compagnia petrolifera Rosneft, e Gennadij Timchenko, fondatore del Volga group. Il complesso, costato cento miliardi di rubli (1,1 miliardi di euro), si estende su una superficie di settemila ettari e comprende anche un casinò e un campo da hockey su ghiaccio. Navalnyj è stato arrestato il 17 gennaio al suo rientro a Mosca dalla Germania, dove aveva trascorso la convalescenza in seguito a un tentativo di avvelenamento.

Thailandia
Una donna di 43 anni è stata condannata il 19 gennaio a quarantatré anni di prigione per lesa maestà, la pena più alta mai comminata per questo reato. Anchan, il cui nome di famiglia è stato tenuto segreto per tutelare i familiari, aveva pubblicato sui social network una serie di audio in cui criticava la monarchia. Dal luglio scorso più di quaranta attivisti per la democrazia sono stati incriminati per lesa maestà.

Israele-Palestina
Il 19 gennaio il governo israeliano ha lanciato una gara d’appalto per la costruzione di 2.500 case in Cisgiordania e a Gerusalemme Est. L’annuncio è stato dato il giorno prima dell’insediamento del nuovo presidente statunitense Joe Biden, contrario alla colonizzazione israeliana nei Territori occupati. Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu è in campagna elettorale per le elezioni legislative del 23 marzo.

Sudan
Il 19 gennaio è tornata la calma nel Darfur, grazie anche all’invio dell’esercito, dopo alcuni giorni di scontri etnici che hanno causato 155 vittime e decine di migliaia di sfollati. Le violenze tra la comunità masalit e le milizie legate ai nomadi arabi erano scoppiate il 16 gennaio a Geneina, il capoluogo dello stato del Darfur Occidentale.

Zambia
Il 19 gennaio l’azienda mineraria Konkola Copper Mines, controllata dalla britannica Vedanta Resources, ha raggiunto un accordo per risarcire 2.500 abitanti di alcuni villaggi che si trovano vicino alla miniera di rame di Nchanga. Sei anni fa gli abitanti avevano presentato una denuncia contro l’azienda, accusata di aver inquinato le falde acquifere della zona.

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