29 marzo 2021 11:23

Birmania
Il 28 marzo gli Stati Uniti e l’Unione europea hanno contestato la repressione delle manifestazioni di protesta contro il colpo di stato militare del 1 febbraio. Il 27 marzo le forze di sicurezza hanno ucciso almeno 107 persone, tra cui sette bambini. Secondo l’ong locale Aapp, il bilancio dal 1 febbraio è salito a 459 vittime.

Indonesia
Almeno venti persone sono rimaste ferite il 28 marzo in un attentato suicida davanti alla cattedrale di Makassar, sull’isola di Sulawesi. I due attentatori, un uomo e una donna, si sono fatti esplodere a bordo di una motocicletta. L’attacco è stato rivendicato dal gruppo jihadista Jamaah ansharut daulah (Jad), legato allo Stato islamico.

Australia
Il 29 marzo il primo ministro Scott Morrison ha rimosso il procuratore generale Christian Porter e la ministra della difesa Linda Reynolds, che da alcune settimane erano al centro delle polemiche. Entrambi resteranno però nel governo con altri incarichi. Porter è accusato di aver stuprato una ragazza nel 1988, quando aveva 17 anni, mentre Reynolds è accusata di aver insabbiato uno stupro avvenuto nel suo ufficio.

Mozambico
Il governo ha annunciato il 28 marzo che decine di persone sono morte in un attacco condotto dai ribelli jihadisti contro la cittadina di Palma, nella provincia nordorientale di Cabo Delgado. I ribelli, legati al gruppo Stato islamico, hanno lanciato un attacco a sorpresa il 24 marzo assumendo il controllo della città due giorni dopo. Migliaia di civili sono in fuga dalle violenze.

Egitto
Il 29 marzo l’Autorità del canale di Suez (Sca) ha annunciato che la portacontainer Ever Given, che una settimana fa si era incagliata bloccando la navigazione nel canale, è stata “raddrizzata all’80 per cento”. La poppa della nave è stata allontanata dalla riva di 102 metri. L’operazione dovrebbe essere completata nelle prossime ore, permettendo la ripresa della navigazione nel canale.

Siria
Il 28 marzo le Forze democratiche siriane, un’alleanza a maggioranza curda, hanno lanciato un’operazione contro il gruppo Stato islamico nel campo profughi di Al Hol, nel nordest del paese, vicino al confine iracheno. Nel campo di Al Hol vivono circa 62mila persone, quasi tutte donne e bambini. Secondo l’ong Osservatorio siriano dei diritti umani, dall’inizio dell’anno almeno quaranta persone sono state uccise nel campo dai jihadisti.

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