12 maggio 2021 10:57

Israele-Palestina
Il bilancio dei raid aerei israeliani nella Striscia di Gaza, decisi in risposta al lancio di razzi verso Israele, è salito ad almeno 35 vittime, tra cui dodici bambini. Sono morti anche alcuni comandanti delle milizie di Hamas e della Jihad islamica. Il lancio di più di mille razzi dalla Striscia di Gaza, quasi tutti intercettati da uno scudo antimissile, ha invece causato la morte di cinque persone in Israele. Il 12 maggio il governo israeliano ha proclamato lo stato d’emergenza a Lod, nel centro del paese, dove sono in corso intense proteste della minoranza araba. Le violenze sono legate alle recenti tensioni a Gerusalemme Est, dove migliaia di palestinesi protestano da giorni contro la possibile espulsione di 70 famiglie per fare posto a dei coloni israeliani.

Iran
L’11 maggio è cominciata la consegna delle candidature per le presidenziali del 18 giugno, in cui sarà eletto un successore del moderato Hassan Rohani. Le candidature dovranno essere confermate dal consiglio dei guardiani della costituzione, un organismo non eletto controllato dai conservatori. La lista definitiva sarà annunciata tra il 26 e il 27 maggio.

Russia
L’11 maggio il presidente Vladimir Putin ha annunciato maggiori controlli sul possesso di armi da fuoco nel paese dopo la strage avvenuta in una scuola a Kazan. Un ragazzo di 19 anni ha aperto il fuoco all’interno dell’istituto uccidendo nove persone, tra cui sette alunni, e ferendone 21.

Francia
Il generale François Lecointre, capo di stato maggiore delle forze armate, ha invitato l’11 maggio i militari autori di una lettera anonima a dimettersi per poter esprimere liberamente le loro opinioni senza compromettere la neutralità dell’esercito. Il giorno prima sulla rivista di destra Valeurs Actuelles era stata pubblicata una lettera aperta che denunciava il rischio di guerra civile a causa delle “troppe concessioni” fatte dal governo francese all’islam. La lettera è stata duramente contestata dal governo e dalla maggior parte dei partiti.

Regno Unito
L’11 maggio Siobhan Keegan, la coroner incaricata dell’inchiesta sul massacro di Ballymurphy, avvenuto tra il 9 e l’11 agosto 1971 a Belfast, in Irlanda del Nord, ha stabilito che l’esercito britannico ha fatto un uso eccessivo della forza uccidendo dieci persone che erano “del tutto innocenti”.

Venezuela
Il leader dell’opposizione Juan Guaidó ha proposto l’11 maggio al presidente Nicolás Maduro dei negoziati per mettere fine alla crisi politica nel paese. Guaidó – riconosciuto come presidente ad interim da 58 paesi, tra cui gli Stati Uniti – ha proposto “un calendario per elezioni libere e giuste” in cambio della revoca delle sanzioni internazionali contro il paese.

Camerun
L’11 maggio il tribunale di Douala ha condannato due donne transgender a cinque anni di prigione per “tentata omosessualità” e “oltraggio alla moralità pubblica”. Loïc Djeukam, conosciuta come Shakiro, e Roland Mouthé, conosciuta come Patricia, erano state arrestate a febbraio. In Camerun l’omosessualità è un reato che comporta pene fino a cinque anni di prigione.

Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it