21 giugno 2021 11:07

Armenia
Il partito Contratto civile del primo ministro Nikol Pashinyan ha vinto le elezioni legislative anticipate del 20 giugno con il 53,9 per cento dei voti. Robert Kočaryan, leader di un’alleanza di opposizione che ha ottenuto il 21 per cento dei voti, ha denunciato brogli. Pashinyan era stato costretto a indire le elezioni a causa delle polemiche seguite alla sconfitta dell’Armenia nel conflitto con l’Azerbaigian nel Nagorno Karabakh.

Francia
Solo un terzo degli elettori ha partecipato al primo turno delle elezioni regionali e dipartimentali del 20 giugno. République en marche (Lrem, centro), la formazione del presidente Emmanuel Macron, e il Rassemblement national (Rn, estrema destra) di Marine Le Pen hanno ottenuto risultati deludenti (rispettivamente l’11 e il 18 per cento dei voti). In testa è arrivato il partito conservatore Les Républicains con il 27 per cento dei voti. Socialisti e verdi hanno ottenuto entrambi l’11 per cento.

Belgio
Il 20 giugno Jurgen Conings, un militare di estrema destra scomparso il mese scorso dopo essersi impadronito di una grande quantità di armi, è stato trovato morto in un bosco della provincia del Limburgo, nel nordest del paese. Si sarebbe suicidato. Nei mesi scorsi Conings aveva minacciato varie persone, tra cui il virologo Marc Van Ranst, attivo nella lotta contro il covid-19, e la sua scomparsa aveva innescato una grande caccia all’uomo.

Iran
Il 19 giugno il ministero dell’interno ha annunciato che l’ultraconservatore Ebrahim Raisi è il nuovo presidente del paese. Nel primo turno delle elezioni presidenziali del 18 giugno Raisi ha ottenuto il 61,95 per cento dei voti. Il tasso di partecipazione è stato del 48,8 per cento, il più basso dalla nascita della Repubblica islamica nel 1979.

Stati Uniti-Afghanistan
Il 20 giugno la portavoce della Casa Bianca Jen Psaki ha annunciato che il 25 giugno il presidente Joe Biden incontrerà a Washington il suo collega afgano Ashraf Ghani e il capo negoziatore con i ribelli taliban Abdullah Abdullah. Da quando nell’aprile scorso Biden ha annunciato il ritiro delle forze statunitensi, che sarà completato entro l’11 settembre, i taliban hanno intensificato la loro offensiva in tutto il paese.

Cina-Taiwan
Il 20 giugno i sette componenti della rappresentanza commerciale taiwanese a Hong Kong hanno lasciato la città in seguito a un ultimatum lanciato dall’esecutivo locale, che voleva costringerli a riconoscere la sovranità cinese su Taiwan. La Cina considera Taiwan una provincia secessionista, mentre l’isola è di fatto uno stato indipendente.

Etiopia
Il 21 giugno gli elettori sono chiamati alle urne per delle elezioni legislative considerate un test per il primo ministro Abiy Ahmed, al potere dal 2018. Il voto, rinviato due volte negli ultimi mesi a causa della pandemia di covid-19, non si svolgerà però in circa un quinto del paese (per questioni di sicurezza e logistiche) e nella regione settentrionale del Tigrai, dove dal novembre scorso è in corso un conflitto.

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