15 luglio 2021 12:30

Unione europea
Il 14 luglio la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha presentato un piano d’azione il cui obiettivo è rispettare l’impegno di ridurre le emissioni di gas a effetto serra del 55 per cento entro il 2030. Il piano prevede tra le altre cose l’introduzione di una tassa sul cherosene usato per i voli aerei e il divieto di vendita di automobili con motori termici a partire dal 2035.

Bielorussia
Il 14 luglio la polizia ha perquisito gli uffici di almeno dodici organizzazioni legate all’opposizione, tra cui i principali gruppi per la difesa dei diritti umani. Sono stati arrestati molti attivisti, tra cui Ales Bialiatski, direttore dell’organizzazione per la difesa dei diritti umani Viasna.

Regno Unito
Il governo britannico ha presentato il 14 luglio in parlamento un progetto di legge che punta a mettere fine a tutti i procedimenti giudiziari legati al conflitto in Irlanda del Nord. Il provvedimento, contestato dai familiari delle vittime, dai partiti nordirlandesi e dal primo ministro irlandese Micheál Martin, riguarda le violenze commesse dai soldati britannici e dai gruppi paramilitari tra il 1968 e il 1998.

Cuba
Il 14 luglio il primo ministro Manuel Marrero ha annunciato alcune misure per cercare di mettere fine alle manifestazioni degli ultimi giorni contro la crisi economica e per chiedere più libertà. In particolare, fino al 31 dicembre i cittadini potranno importare liberamente nel paese prodotti alimentari e medicinali, senza pagare tasse doganali.

Stati Uniti-Afghanistan
Il portavoce della Casa Bianca Jen Psaki ha annunciato il 14 luglio che entro la fine di agosto molti cittadini afgani che negli ultimi anni hanno collaborato con l’esercito statunitense saranno trasferiti negli Stati Uniti. Interpreti, autisti e altri impiegati hanno infatti potuto richiedere un visto speciale, valido anche per i loro familiari. L’obiettivo è evitare che i collaboratori afgani possano correre rischi dopo il ritiro delle truppe statunitensi dal paese.

Etiopia
Il 14 luglio il primo ministro Abiy Ahmed ha annunciato che l’esercito si sta preparando a rispondere a una nuova offensiva lanciata dalle forze ribelli nella regione settentrionale del Tigrai. Anche le autorità della regione di Amara, che confina con il Tigrai, hanno fatto sapere che parteciperanno alla controffensiva. Alla fine di giugno i ribelli hanno riconquistato gran parte del Tigrai, compreso il capoluogo Mekelle.

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