23 luglio 2021 11:08

Etiopia
Il 22 luglio le autorità della regione degli Afar, nel nord del paese, hanno confermato che il conflitto si è ormai esteso al di fuori della vicina regione del Tigrai. Nell’ultima settimana almeno venti civili sono morti nei combattimenti tra i ribelli tigrini e le forze governative nel nordovest della regione degli Afar. Più di cinquantamila persone sono state costrette a lasciare le loro case.

Madagascar
Il 22 luglio il ministro della sicurezza pubblica Fanomezantsoa Rodellys Randrianarison ha annunciato che è stato sventato un piano per assassinare il presidente Andry Rajoelina e altri alti funzionari. Sei persone sono state arrestate, tra cui due uomini di nazionalità francese.

Repubblica Democratica del Congo
Sedici civili – nove uomini, sei donne e un bambino – sono morti il 22 luglio in un’imboscata dei ribelli delle Forze democratiche alleate (Adf) su una strada vicino a Beni, nella provincia orientale del Nord Kivu.

Stati Uniti
Lo stato del Mississippi ha presentato il 22 luglio un ricorso alla corte suprema per chiedere l’abrogazione del diritto d’aborto negli Stati Uniti, introdotto al livello federale nel 1973. Attualmente la corte suprema sta esaminando la legittimità di una legge del Mississippi che vieta l’aborto a partire dalla quindicesima settimana di gravidanza, anche in caso di stupro o incesto.

Cuba-Stati Uniti
Il 22 luglio il governo statunitense ha annunciato delle sanzioni finanziarie contro il ministro della difesa cubano Álvaro López Miera, sotto accusa per la repressione delle manifestazioni di protesta sull’isola. Tra l’11 e il 12 luglio una persone è morta, decine sono rimaste ferite e un centinaio sono state arrestate nel corso delle manifestazioni in varie città per chiedere più libertà e protestare contro la crisi economica.

Messico
Il 22 luglio un giornalista, Ricardo López, è stato assassinato a Guaymas, nello stato nordoccidentale di Sonora. López, 47 anni, dirigeva il giornale online Info Guaymas e negli ultimi mesi aveva subìto minacce per il suo lavoro. Il Messico è considerato uno dei paesi più pericolosi del mondo per i giornalisti.

Ecuador
Il presidente Guillermo Lasso ha proclamato il 22 luglio lo stato d’emergenza nelle prigioni del paese per “ristabilire l’ordine”. Negli ultimi giorni ventidue persone sono morte e circa sessanta sono rimaste ferite negli scontri scoppiati in vari istituti del paese, soprattutto nella provincia centrale di Cotopaxi.

Spagna-Marocco
Il 22 luglio più di duecento migranti provenienti dall’Africa subsahariana hanno oltrepassato la recinzione che separa il Marocco dall’enclave spagnola di Melilla. Nel maggio scorso circa diecimila migranti avevano raggiunto l’enclave spagnola di Ceuta, causando una grave crisi diplomatica tra Madrid e Rabat.

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