24 novembre 2021 10:51

Spazio
Il 23 novembre la sonda Dart della Nasa è decollata a bordo di un missile Falcon 9 dell’azienda Space X dalla base di Vandenberg, in California. L’obiettivo è sperimentare una nuova tecnica per deviare asteroidi potenzialmente pericolosi per la Terra. Nell’autunno del 2022 la sonda colpirà a 21mila chilometri all’ora l’asteroide Dimorphos, che ha un diametro di circa 170 metri, per cercare di modificarne la traiettoria.

Stati Uniti-Taiwan-Cina
Il 23 novembre il presidente statunitense Joe Biden ha invitato 110 paesi e territori, tra cui Taiwan, a un vertice per la democrazia che si svolgerà in videoconferenza il 9 e il 10 dicembre. Non sono state invitate la Cina e la Russia. Il 24 novembre Pechino ha espresso la sua “ferma opposizione” all’invito fatto a Taiwan, che considera parte integrante del territorio cinese.

Cina
Tony Chung, 20 anni, attivista per la democrazia a Hong Kong, è stato condannato il 23 novembre a tre anni e sette mesi di prigione per violazione della legge sulla sicurezza nazionale entrata in vigore nel 2020. Chung, leader dell’associazione studentesca Studentlocalism, era accusato di essersi espresso a favore dell’indipendenza di Hong Kong dalla Cina.

Unione europea
Il 23 novembre il parlamento europeo ha approvato i tre documenti della nuova Politica agricola comune (Pac), che entrerà in vigore nel gennaio 2023. La nuova Pac, che dovrebbe rendere più “verde” l’agricoltura europea, è però contestata dagli ambientalisti e da una parte della sinistra che la considerano poco ambiziosa. I paesi membri dovranno destinare una parte dei finanziamenti europei a misure ambientali e climatiche.

Turchia
Il 23 novembre la Corte europea dei diritti umani ha condannato la Turchia per la detenzione preventiva di 427 magistrati, definita “arbitraria”. Ankara dovrà versare cinquemila euro a ciascun magistrato per “danni morali”. I giudici e i procuratori erano stati arrestati dopo il colpo di stato fallito del 2016 con l’accusa di far parte del movimento del predicatore Fethullah Gülen.

Yemen
Secondo un rapporto del Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo presentato il 23 novembre, alla fine del 2021 il conflitto nello Yemen, cominciato nel 2014, avrà causato 377mila vittime. Di queste, circa 227mila persone saranno morte per le conseguenze indirette del conflitto, tra cui la mancanza di acqua potabile, la fame e le malattie.

Etiopia
Il 23 novembre le Nazioni Unite hanno cominciato a rimpatriare i familiari degli impiegati stranieri dell’organizzazione nel paese. Lo stesso giorno la Francia e la Germania hanno chiesto ai loro cittadini di partire al più presto. Secondo fonti diplomatiche, i combattenti del Fronte popolare di liberazione del Tigrai (Tplf) hanno raggiunto la località di Debre Sina, che dista meno di 200 chilometri dalla capitale.

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