24 gennaio 2022 10:50

Siria
Almeno 136 persone sono morte tra il 20 e il 23 gennaio nei combattimenti tra jihadisti e forze curde sostenute dalla coalizione internazionale nel governatorato di Al Hasaka, nel nordest del paese. Le violenze sono scoppiate la sera del 20 gennaio, quando circa cento miliziani del gruppo Stato islamico hanno dato l’assalto alla prigione di Ghwayran, gestita dalle Forze democratiche siriane (Fds).

Burkina Faso
Il 23 gennaio sono stati segnalati ammutinamenti in varie caserme del paese e colpi di arma da fuoco vicino alla residenza del presidente Roch Marc Christian Kaboré a Ouagadougou. Secondo alcune voci, Kaboré potrebbe essere stato arrestato. I militari, sostenuti da migliaia di manifestanti, chiedono la destituzione dei vertici delle forze armate e più risorse contro l’insurrezione jihadista in corso nel nord e nell’est del paese.

Camerun
Nella notte tra il 22 e il 23 gennaio almeno sedici persone sono morte e cinque sono rimaste ferite in un incendio divampato in una discoteca della capitale Yaoundé. Le fiamme si sono sviluppate nella sala principale del Liv’s night club, nel quartiere Bastos, a causa di alcuni fuochi d’artificio.

Ucraina
Il dipartimento di stato statunitense ha avviato il 23 gennaio il rimpatrio dei familiari dei diplomatici dell’ambasciata di Kiev, sostenendo che un’invasione russa potrebbe essere imminente. Washington ha anche invitato i cittadini statunitensi a evitare viaggi in Ucraina e Russia. Intanto, il governo britannico ha accusato Mosca di avere un piano per insediare come presidente l’ex deputato filorusso Yevhen Murayev.

Germania
Il 22 gennaio Friedrich Merz, storico avversario dell’ex cancelliera Angela Merkel, è stato eletto leader dell’Unione cristianodemocratica (Cdu) nel corso di un congresso che si è svolto in videoconferenza. Merz, 66 anni, esponente dell’ala conservatrice del partito, ha ottenuto il 95 per cento dei voti. Nelle elezioni del 26 settembre 2021 la Cdu ha ottenuto il peggior risultato della sua storia finendo all’opposizione.

Afghanistan
Il 23 gennaio sono cominciati a Oslo, in Norvegia, tre giorni di negoziati tra una delegazione dei taliban, guidata dal ministro degli esteri Amir Khan Muttaqi, e i rappresentanti di Stati Uniti, Francia, Regno Unito, Germania, Italia, Unione europea e Norvegia. Le discussioni saranno incentrate sulla crisi umanitaria in corso nel paese e sui diritti umani.

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