23 maggio 2022 11:14

Ucraina-Russia
Il 22 maggio Serhyj Hajdaj, governatore della regione di Luhansk, nell’est dell’Ucraina, ha affermato che la situazione nel Donbass “si sta facendo sempre più difficile”, perché tutte le forze russe sono ormai concentrate nella zona, comprese quelle provenienti dalla regione di Charkiv e da Mariupol. Intanto, in un discorso al parlamento di Kiev, il presidente polacco Andrzej Duda ha espresso il suo sostegno a una rapida adesione dell’Ucraina all’Unione europea.

Australia
Il 23 maggio il laburista Anthony Albanese si è insediato come primo ministro ed è subito partito per Tokyo, dove parteciperà a un vertice con Giappone, India e Stati Uniti. Albanese, che prende il posto del conservatore Scott Morrison, ha annunciato una svolta nella lotta alla crisi climatica. Il Partito laburista ha vinto le elezioni legislative del 21 maggio, ma non è ancora chiaro se governerà da solo o formerà un’alleanza con i Verdi.

Afghanistan
Tutte le conduttrici e giornaliste tv del paese sono andate in onda il 22 maggio a volto coperto, cedendo alle pressioni del governo dei taliban. Il giorno prima avevano rifiutato in blocco di applicare la direttiva, che impone di coprire il volto lasciando scoperti solo gli occhi.

Iran
Il 22 maggio i guardiani della rivoluzione hanno annunciato che il colonnello Hassan Sayad Khodaei è stato assassinato da due uomini in moto nella parte orientale della capitale Teheran. Khodaei si occupava delle operazioni dei guardiani della rivoluzione all’estero, in particolare in Siria. L’omicidio è stato attribuito a soggetti legati “all’arroganza globale”, un’espressione usata per indicare Israele e gli Stati Uniti.

Canada
Il bilancio di una forte tempesta che il 21 maggio ha colpito l’est del Canada è salito a otto vittime: sette nella provincia dell’Ontario e una in quella del Québec. La tempesta, accompagnata da venti fino a 140 chilometri all’ora, ha lasciato 900mila persone senza elettricità nella regione di Ottawa.

Rifugiati
Il 23 maggio Filippo Grandi, alto commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati, ha annunciato che per la prima volta il numero delle persone costrette a fuggire da conflitti, violenze, violazioni dei diritti umani e persecuzioni ha superato la soglia dei cento milioni. La situazione è stata aggravata dall’invasione russa dell’Ucraina.

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