23 settembre 2022 10:30

Iran
Il 22 settembre le autorità hanno bloccato l’accesso a Instagram e WhatsApp dopo sei giorni di proteste innescate dalla morte, il 16 settembre, di una giovane donna, Mahsa Amini, mentre era in custodia della polizia. Amini era stata fermata a Teheran per violazione delle leggi sul velo. Almeno diciassette persone sono morte finora nella repressione, ma secondo l’ong Iran human rights (Ihr) le vittime sono trentuno.

Siria-Libano
Il ministero dei trasporti siriano ha annunciato il 22 settembre che almeno 53 migranti sono morti nel naufragio di un’imbarcazione al largo di Tartus, nell’ovest del paese. Venti persone sono state soccorse. L’imbarcazione era partita il 20 settembre dal distretto di Minieh e Dinnieh, nel nord del Libano. Secondo alcuni sopravvissuti, a bordo c’erano più di cento persone.

Ucraina-Russia
Il 23 settembre sono cominciate le operazioni di voto in quattro regioni ucraine in cui si svolgono dei referendum per l’annessione alla Russia, indetti dalle autorità locali filorusse. Si voterà per cinque giorni nelle regioni separatiste di Donetsk e Luhansk (est), e nelle zone occupate dall’esercito russo nelle regioni di Cherson e Zaporižžja (sud). I referendum, definiti una farsa da Kiev e dagli alleati occidentali, potrebbero aggravare il conflitto: Mosca ha infatti minacciato di usare le armi nucleari per difendere il “suo” territorio.

Regno Unito
Secondo i dati di un censimento condotto nel 2021, presentati il 22 settembre, i cattolici sono per la prima volta in maggioranza in Irlanda del Nord. Il 45,7 per cento della popolazione nordirlandese si definisce cattolico, mentre il 42,5 per cento si definisce protestante. Nel 2011 i protestanti erano il 48 per cento e i cattolici il 45 per cento. Il censimento potrebbe incoraggiare i sostenitori di una riunificazione dell’Irlanda.

Burkina Faso
Nella notte tra il 21 e il 22 settembre un tribunale di Ouagadougou ha condannato tre persone, tra cui il generale Gilbert Diendéré, a pene tra dieci e trent’anni di prigione per l’omicidio del leader sindacale studentesco Boukary Dabo, avvenuto nel 1990. Dabo era uno dei leader del movimento di protesta contro il presidente dell’epoca, Blaise Compaoré.

Stati Uniti
L’azienda statunitense Boeing ha patteggiato il 22 settembre con la Sec, l’ente federale di vigilanza della borsa, un pagamento da 200 milioni di dollari per le affermazioni fuorvianti fatte agli investitori dopo gli incidenti in Indonesia e in Etiopia del suo 737 Max, in cui sono morte 346 persone. L’ex direttore generale dell’azienda Dennis Muilenburg ha invece accettato di pagare un milione di dollari. L’autorizzazione al volo del 737 Max era stata revocata per venti mesi.

Messico
All’1.20 del 22 settembre un nuovo terremoto di magnitudo 6,9 sulla scala Richter ha colpito l’ovest del Messico, causando due morti nella capitale Città del Messico. Tre giorni prima altre due persone erano morte in un sisma di magnitudo 7,7. L’epicentro di entrambe le scosse è stato rilevato nello stato di Michoacán.

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