30 novembre 2022 13:07

Stati Uniti
Il 29 novembre un tribunale di Washington ha riconosciuto colpevole di “sedizione” Stewart Rhodes, fondatore della milizia di estrema destra Oath keepers, e un altro esponente del gruppo, Kelly Meggs, per l’assalto al congresso del 6 gennaio 2021. Rhodes e Meggs rischiano una condanna fino a vent’anni di prigione. La pena sarà pronunciata nella primavera del 2023.

Ucraina-Russia
Il 29 novembre i paesi membri della Nato si sono impegnati a Bucarest, in Romania, a fornire nuove armi all’Ucraina e ad aiutare a ripristinare le infrastrutture energetiche distrutte dall’esercito russo. Il segretario generale dell’alleanza atlantica Jens Stoltenberg ha accusato Mosca di “usare l’inverno come arma di guerra”.

Regno Unito-Francia
La polizia britannica ha arrestato il 29 novembre a Cheltenham, nel sud del paese, Harem Ahmed Abwbaker, un trafficante di esseri umani accusato di far parte di un gruppo criminale che aveva organizzato una traversata della Manica costata la vita a ventisette migranti nel novembre 2021. Il piccolo gommone su cui viaggiavano i migranti aveva fatto naufragio al largo di Calais. Abwbaker potrebbe essere estradato in Francia.

Singapore
Il 29 novembre il parlamento ha revocato una sezione del codice penale, risalente all’epoca della colonizzazione britannica, che vietava i rapporti sessuali tra uomini. Lo stesso giorno i deputati hanno approvato un emendamento alla costituzione che definisce il matrimonio un’unione tra un uomo e una donna, vietando di fatto le nozze omosessuali.

Giappone
Tre detenuti nel braccio della morte il 29 novembre hanno denunciato lo stato sostenendo che le esecuzioni con il metodo dell’impiccagione sono disumane e andrebbero sospese. Hanno anche chiesto un risarcimento da 33 milioni di yen (circa 230mila euro) per il “disagio psicologico” subìto dopo le rispettive condanne a morte.

Cina
L’ex presidente Jiang Zemin, al potere dal 1993 al 2003, è morto il 30 novembre a 96 anni.

Australia
Il 30 novembre il parlamento ha approvato, con 86 voti a favore e 50 contrari, una mozione di censura nei confronti dell’ex primo ministro conservatore Scott Morrison, accusato di aver assunto in segreto varie cariche ministeriali durante la pandemia di covid-19. La mozione afferma che il comportamento di Morrison “ha eroso la fiducia dei cittadini nella democrazia australiana”.

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