11 dicembre 2020 15:39
  • Sempre più preoccupante la situazione in Germania, dove il ministro dell’interno, Horst Seehofer, in una dichiarazione a Der Spiegel, ha chiesto un lockdown immediato.
  • In Cile è stato imposto un nuovo confinamento parziale nella regione metropolitana di Santiago, la capitale, dove vivono 7,1 milioni di persone su un totale nazionale di 15 milioni. La fase due del piano di contenimento (che ne prevede cinque) impone la chiusura delle palestre, dei cinema e dei teatri e autorizza l’apertura di negozi non essenziali solo dal lunedì al venerdì. Spostamenti vietati nella regione dal venerdì sera alla domenica. Il ministro della sanità ha dichiarato che nelle ultime due settimane c’è stato un aumento del 20 per cento di nuovi casi. Il Cile ha registrato finora 566.440 contagi e 15.774 morti.
  • La Turchia ha rivisto al rialzo il numero dei contagi portandolo a 1,7 milioni di casi. Dal 29 luglio e fino al 10 dicembre le cifre ufficiali fornivano solo il numero delle persone in terapia per il nuovo coronavirus, che poco prima dell’annuncio del ministro Fahrettin Koca erano 955.956. La stessa fonte ha precisato che i decessi nel paese sono stati 30.424.
  • Israele rinuncia temporaneamente al coprifuoco notturno prima della festa ebraica di Hanukkah, e non imporrà nuove restrizioni almeno finché il numero dei nuovi casi giornalieri resterà sotto i 2.500. Dall’inizio della pandemia, Israele, che ha nove milioni di abitanti, ha registrato 351.579 contagi e 2.937 decessi. In Cisgiordania i contagi sono 16.561 e i morti sono stati 839, a Gaza i contagi sono 9.953 e i morti 169. Secondo funzionari del ministero della salute israeliano il paese è “definitivamente entrato nella terza ondata della pandemia”. Israele ha preordinato 14 milioni di dosi di vaccino anticovid alla Pfizer/Biontech e alla Moderna, e secondo il premier Netanyahu la campagna di vaccinazione comincerà il 27 dicembre. L’ente regolatore israeliano deve ancora convalidare l’efficacia dei due farmaci.
  • Visto il prolungarsi della pandemia la Bce ha confermato il suo sostegno all’economia prolungando fino al marzo 2022 e portandolo a 1.350 miliardi di euro il piano di acquisto del debito pubblico e privato dei paesi della zona euro (Pepp). Resta confermato senza limiti di tempo il programma di quantitative easing che prevede l’iniezione di venti miliardi di euro al mese tramite acquisto di titoli di stato, per mantenere basso il prezzo del denaro prestato dalle banche a imprese e consumatori.
  • In Danimarca sono state imposte nuove restrizioni fino al 3 gennaio, portando a 69 il numero di municipalità sotto parziale confinamento, dopo che il paese, nove milioni di abitanti, ha registrato un deciso aumento dei contagi. Il ministro del lavoro ha dichiarato che i sussidi per le aziende colpite dalla crisi saranno estesi a tutte le 98 municipalità del paese e non solo a quelle sotto lockdown.
  • Il Programma alimentare mondiale (Pam), premio Nobel per la pace, lancia l’allarme contro un’epidemia di fame più grave di quella del covid-19. Lo ha dichiarato il direttore dell’agenzia Onu, David Beasley, durante la cerimonia online per la consegna del premio assegnato il 9 ottobre. “La fame è alle porte dell’umanità”, ha detto Beasley ricevendo il riconoscimento dalla sede del Pam a Roma. “A causa delle numerose guerre, del riscaldamento climatico e della pandemia che aggrava il tutto, 270 milioni di persone rischiano la fame. Un fallimento negli aiuti causerà un’epidemia il cui impatto farà sembrare insignificante quello del covid”.
  • In Spagna un nuovo bilancio fornito dall’istituto nazionale di statistica (Ina) afferma che tra aprile e maggio i decessi per il covid-19 sono stati più di 45mila, 18mila in più di quelli conteggiati dal governo nello stesso periodo. Il numero fornito dall’Ina include le morti confermate da una diagnosi (32.652) e quello di persone che hanno presentato sintomi compatibili con il covid-19 (13.032). Il ministero della sanità aveva identificato fino al 31 maggio 27.127 morti per nuovo coronavirus diagnosticato. Non tutte le persone decedute nella prima ondata avevano ricevuto il test: secondo l’Ina sono 18.557.
  • La Bielorussia vieterà di uscire dal paese via terra dal 20 dicembre come misura di contrasto alla pandemia. L’opposizione ritiene che si tratti di una ulteriore misura repressiva diretta contro chi chiede da quattro mesi l’uscita di scena del presidente Aleksandr Lukašenko.
  • Per superare la diffidenza nei confronti del vaccino, il presidente dell’Argentina Alberto Fernández si farà iniettare per primo la dose del farmaco russo Sputnik V. Il vaccino è in attesa dell’autorizzazione dell’ente regolatore argentino Anmat. Buenos Aires ha firmato un contratto di fornitura per 600mila dosi entro la fine dell’anno, e per altri 20 milioni di dosi che dovrebbero arrivare tra gennaio e febbraio.
  • Il vaccino cinese Anhui Zhifei Longcom Biopharmaceutical sarà testato dall’11 dicembre su cinquemila persone in Uzbekistan. Il produttore ha consegnato tremila dosi del vaccino e tremila placebo nel paese dell’Asia centrale per i test di fase tre, ha affermato il ministero dell’innovazione uzbeco. Due ministri hanno ricevuto il vaccino il mese scorso insieme alle loro famiglie, ha dichiarato all’Afp una portavoce del ministero. Il farmaco ha ottenuto l’approvazione delle autorità cinesi per la prima fase di sperimentazione umana a giugno. Sono previste prove di fase tre anche in Indonesia, Pakistan ed Ecuador, secondo un comunicato stampa della Zhifei rilasciato a novembre.Il fondatore del Zhifei, Jiang Rensheng, ha triplicato la sua ricchezza nel 2020 a 19,9 miliardi di dollari, secondo una lista dei cinesi più ricchi pubblicata in ottobre. L’Uzbekistan, che ha circa 34 milioni di abitanti, a settembre ha ordinato 35 milioni di dosi di vaccino russo Sputnik V. Il paese ha registrato 74.498 casi di coronavirus con 71.740 guarigioni e 611 morti.
  • Negli Stati Uniti, dove ci sono stati tremila morti in un giorno, l’azienda di trasporto Uber ha chiesto ai governatori dei vari stati di consentire l’accesso prioritario al vaccino a chi guida le auto per suo conto e di considerare come essenziale il lavoro di rider e di autista.
  • Secondo il presidente brasiliano Jair Bolsonaro, che ha sempre minimizzato la portata del virus, il Brasile “sta per uscire dalla pandemia”, e lo ha detto mentre sono in forte rialzo i contagi e i medici dicono che il paese è allo stremo. “Aumentano i casi, aumentano i ricoveri, gli ospedali sono pieni, non riusciamo a gestire le chiamate. Questa non è la fine della pandemia”, dice la microbiologa Natalia Pasternak, dell’Instituto Questão de Ciência.“Stiamo ricoverando persone che non sono mai uscite di casa, che si sono ammalate perché qualcuno è tornato a casa con la malattia. Questo è il panorama di ciò che stiamo vivendo. Spero che la popolazione dia retta agli avvertimenti dei miei colleghi e di tanti altri esperti. I nostri sono dati della realtà “, afferma Margareth Dalcomo, pneumologa e ricercatrice di Fiocruz. Il Brasile è il secondo paese al mondo per numero di morti, 180mila, dopo gli Stati Uniti, e ha registrato 6.781.799 contagi.
  • Un numero crescente di studi, scrive la rivista scientifica Nature, cerca di spiegare perché i bambini piccoli siano meno colpiti dal covid-19: il loro sistema immunitario sembra meglio equipaggiato per eliminare il sars-cov-2 rispetto agli adulti. Alcuni bambini infettati non risultano mai positivi al virus nei test molecolari (i cosiddetti tamponi), anche se sviluppano sintomi e hanno gli anticorpi specifici contro il sars-cov-2. Il loro sistema immunitario si accorge del virus “e attiva una risposta immunitaria molto rapida ed efficace che lo ferma, prima che abbia la possibilità di replicarsi al punto da far risultare positivo un test diagnostico con tampone”, spiega l’immunologa Melanie Neeland. Si ritiene che l’origine del vantaggio immunitario nei bambini derivi da uno o più di questi fattori: 1) nei bambini, i linfociti T (cellule dell’immunità adattativa o specifica) hanno meno memoria immunologica, quindi potrebbero avere una maggiore capacità di rispondere ai nuovi virus; 2) i bambini potrebbero avere una forte risposta immunitaria innata fin dalla nascita, anche se questo solleva la questione del perché questa non si attivi allo stesso modo con altri virus che possono causare malattie gravi nei più piccoli; 3) potrebbe esserci un intervento positivo della protezione fornita dagli anticorpi contro i coronavirus stagionali del raffreddore comune, frequentissimi nei bambini; 4) i bambini potrebbero assorbire una dose inferiore se esposti al sars-cov2-2, perché i loro nasi contengono meno recettori Ace2 che il virus usa per accedere nell’organismo.
  • La rivista scientifica statunitense The New England Journal of Medicine ha convalidato i risultati di efficacia e sicurezza del vaccino della Pfizer/Biontech. Il direttore della rivista fa parte del comitato di esperti della Fda che ha esaminato pubblicamente la documentazione prima della decisione dell’ente regolatore sulla richiesta di autorizzazione di emergenza depositata dalla Pfizer/Biontech. Riguardo ai dati pubblicati la studiosa Zeynep Tufekçi osserva su Insight che “l’incidenza del covid-19 cala in maniera significativa già dieci giorni dopo la prima dose. La ricerca Pfizer/Biontech è stata concepita per verificare la protezione dopo due dosi e sappiamo che questa protezione dura almeno tre mesi. Ma quanto durerebbe quella dopo un’unica dose? Non si sa. Vista la carenza di dosi di vaccini, sarebbe importante capire se una singola dose può essere sufficiente, anche se l’efficacia è un po’ più bassa. Sembra una questione scientifica, ma è anche politica: meglio vaccinare meno persone con una maggiore efficacia o più persone con meno efficacia?”.
  • In Australia è stata interrotta la sperimentazione di un vaccino contro il covid-19, dopo che tra i partecipanti è stato rilevato un falso positivo all’hiv. Il vaccino anticovid, dicono dall’università del Queensland e dai laboratori Csl che lo stavano testando, sembrava promettente, ma il governo, che ne aveva ordinato 51 milioni di dosi, ha richiesto d’interrompere i test per evitare allarmi tra la popolazione. Ora il governo si rivolgerà ai vaccini della Novavax e dell’AstraZeneca-Oxford.

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