29 gennaio 2021 15:18
  • Sono 110 i detenuti positivi nel carcere di Rebibbia, a Roma. Il 25 gennaio nel Lazio i detenuti positivi erano 51 in tutti i 14 istituti penitenziari della regione, secondo il bollettino dell’assessorato regionale alla sanità. In Italia, secondo i dati forniti dall’amministrazione penitenziaria e riportati dall’associazione Antigone, “al 16 gennaio 2021 erano 718 i detenuti positivi, in crescita dall’inizio del 2021, a cui aggiungere i 701 operatori penitenziari che hanno contratto il covid-19”. Il 21 gennaio il commissario per l’emergenza Domenico Arcuri ha annunciato che subito dopo coloro che hanno più di 80 anni sarà il turno di chi in carcere è recluso e di chi vi lavora. “A partire dallo scorso marzo i detenuti sono stati costretti a vivere in uno stato di isolamento che si è andato a sommare a quello di per sé prodotto dalla carcerazione. Paura e solitudine hanno reso la pena più gravosa e afflittiva di quanto fosse mai stata dalla nascita della Repubblica”, scrive Antigone.
  • In Inghilterra il 29 gennaio dovrebbero cominciare le vaccinazioni nelle carceri, ha affermato la ministra per le prigioni, Lucy Frazer, specificando che nel Regno Unito la popolazione detenuta non è un gruppo prioritario da vaccinare, ma riceverà il farmaco come il resto della popolazione. “Nessuna priorità rispetto all’insieme della popolazione. Chi rientra nei gruppi stabiliti dalle linee guida” riceverà il farmaco quando sarà il momento, esattamente come se vivesse fuori dal carcere, ha dichiarato Frazer. Secondo i dati del ministero della giustizia nel paese 4.800 detenuti hanno contratto il covid-19 e almeno 71 sono morti. A dicembre i nuovi contagi sono stati 2.400, quasi il 70 per cento in più in un solo mese.
  • In tutto il mondo, le carceri sono luoghi centrali della pandemia, scrive il Washington Post. “Sebbene le strategie differiscano, i governi hanno cercato in generale di vaccinare prioritariamente le persone più vulnerabili alle infezioni e alla trasmissione. In questa categoria, secondo alcuni esperti di salute pubblica, dovrebbero esserci le persone incarcerate”. “A prescindere dalla posizione politica, qui si tratta di applicare dati scientifici”, ha detto Ashish Prashar, sostenitore della riforma carceraria nel Regno Unito e negli Stati Uniti, “se non vaccini all’interno delle carceri, non fermerai mai le epidemie all’esterno”. “La nostra ricerca suggerisce che le persone in carcere dovrebbero essere tra i primi gruppi a ricevere qualsiasi vaccino covid-19 per proteggersi dalle infezioni e per prevenire l’ulteriore diffusione della malattia”, ha detto alla rivista medica Lancet Seena Fazel, psichiatra dell’università di Oxford. Né l’Oms né l’Unione europea hanno specifiche linee guida per le vaccinazioni nelle carceri, e lasciano la decisione ai singoli paesi aderenti. Nelle prigioni e nei centri di detenzione statunitensi, che hanno il più alto tasso di incarcerazione al mondo, un prigioniero su cinque ha avuto il covid-19, secondo il Marshal Project. Mentre le priorità e la distribuzione della vaccinazione sono stabilite da ogni stato, gruppi come l’American medical association hanno fatto pressioni affinché i detenuti fossero inclusi nelle somministrazioni iniziali, insieme a lavoratori essenziali nel settore della giustizia penale. Il sistema carcerario federale sta dando priorità al personale dipendente. In singoli stati come Maryland, Massachusetts e New Jersey le persone detenute sono state tra le prime immunizzate. La Corea del Sud, che ha avuto un importante focolaio in una prigione a dicembre, deve ancora cominciare la sua campagna di vaccinazione, e l’agenzia sanitaria per il controllo e la prevenzione delle malattie ha dichiarato che tutte le persone, anche detenute, tra i 50 e i 64 anni potrebbero rientrare nei gruppi prioritari dell’immunizzazione. Non hanno piani ufficiali di immunizzazione delle persone detenute la Cina e la Russia, mentre in Svizzera il cantone di Zurigo dopo le persone anziane ha stabilito di vaccinare chi è in prigione e il personale sanitario prima del resto della popolazione. Anche il Canada nella prima fase della vaccinazione ha incluso le persone detenute più fragili e con problemi sanitari.
  • In Spagna il 28 gennaio le persone detenute positive erano quasi raddoppiate rispetto a una settimana prima, da 302 a 572 secondo i dati dell’amministrazione penitenziaria. Tra il personale carcerario i casi attivi registrati lo stesso giorno erano 339, 66 in più della settimana precedente. Nel paese l’unico carcere ad aver cominciato le vaccinazioni è quello di El Dueso nella regione di Cantabria, e la somministrazione della seconda dose dovrà avvenire tra il 3o e il 31 gennaio.
  • La compagnia aerea Emirates ha sospeso tutti i voli dal Regno Unito a partire dal 29 gennaio, dopo che il governo britannico ha adottato la stessa misura per i voli passeggeri provenienti dagli Emirati Arabi Uniti. L’effetto a cascata di questo provvedimento eliminerà una delle ultime rotte verso casa per gli australiani che volessero lasciare l’Europa, scrive il Sydney Morning Herald.
  • Se una persona positiva al nuovo coronavirus parla per trenta secondi rimangono nell’ambiente delle goccioline di aerosol con una massa virale superiore a quella espulsa con un colpo di tosse. Queste particelle infettive raggiungono due metri di distanza in pochi secondi e possono restare sospese in aria per più di un’ora, spiegano sui Proceedings of the Royal Society i fisici dell’università di Cambridge, nel Regno Unito. I ricercatori hanno sviluppato un’app, Airborne.cam, che stima il rischio teorico di contagiarsi in ambienti chiusi più o meno ventilati, con e senza mascherina. Per esempio trascorrere un’ora in un ambiente di 250 metri quadri, con una capacità massima di 50 persone e una ventilazione tipica degli uffici, in presenza di cinque persone infette il rischio d’infezione è di circa l’8 per cento se nessuno indossa una mascherina.
  • Il 28 gennaio, l’immunologo Anthony Fauci ha dichiarato che l’obiettivo del presidente degli Stati Uniti Joe Biden di riaprire la maggior parte delle scuole entro cento giorni potrebbe non essere raggiunto perché il virus è ancora in forte diffusione nel paese. Intanto Biden sta lavorando perché il congresso approvi altri 170 miliardi di dollari per scuole primarie, college e università al fine di aiutarli ad applicare tutte le misure sanitarie necessarie e per facilitare la scuola a distanza. A dicembre, il congresso aveva approvato uno stanziamento di 82 miliardi di dollari in aiuti per le scuole.
  • L’Ungheria, primo paese dell’Unione europa ad approvare l’uso di emergenza del vaccino russo Sputnik, ha approvato anche quello cinese della Sinopharm, due medicinali che non hanno ricevuto ancora nessuna approvazione dall’Agenzia europea del farmaco.
  • L’Africa si è assicurata altri 400 milioni di dosi di vaccini per il covid-19 mentre il continente combatte una seconda ondata di coronavirus alimentata dalla variante sudafricana che secondo l’Organizzazione mondiale della sanità è diventata il ceppo dominante nel continente. Le nuove dosi – del vaccino AstraZeneca – sono state ordinate all’indiano Serum institute, ha spiegato John Nkengasong, direttore dei Centri per il controllo e la prevenzione della malattia in Africa. Il continente dovrebbe ricevere 600 milioni di dosi di vaccini attraverso il programma Covax promosso dall’Organizzazione mondiale della sanità per fornire il medicinale ai paesi più poveri. In Africa finora sono stati registrati 3,4 milioni di contagi e più di 87mila decessi.

Hanno collaborato Sara Tartamo e Laura Tonon.

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