16 novembre 2016 09:49

A dirlo è un analista statunitense di grande fama, un consulente per le più importanti aziende degli Stati Uniti. Ai suoi occhi Donald Trump ha buone possibilità di rilanciare la crescita e l’occupazione grazie al suo progetto di investimenti nella modernizzazione delle infrastrutture, perché il basso tasso di interesse permetterebbe al tesoro statunitense di finanziarsi a condizioni eccellenti e questo rilancio del budget permetterebbe un livello di attività con introiti fiscali capaci di compensare ampiamente il taglio alle imposte voluto dal nuovo presidente.

In economia dunque, secondo questo analista, non ci sono preoccupazioni, ma questo non vuol dire che i prossimi quattro anni saranno tutti rose e fiori.

Secondo l’analista il primo problema è che Donald Trump è un uomo rancoroso che potrebbe cercare di vendicarsi di tutti quelli che si erano opposti alla sua candidatura: giornali, ong e grandi aziende, soprattutto del settore digitale. Non è impossibile che Trump agisca come Putin usando tutti i mezzi a sua disposizione, legali o meno, per emarginare i suoi oppositori.

Se a questo aggiungiamo che il nuovo presidente potrebbe dover affrontare i processi intentati dalle donne che lo accusano di molestie sessuali e il sospetto di un conflitto d’interessi che aleggia sui componenti della sua famiglia – che vorrebbe inserire nella sua squadra di governo nonostante gestiscano le sue attività imprenditoriali – ci sono tutte le condizioni per creare un clima deleterio attorno a questa presidenza.

Tutti contro gli Stati Uniti?
Poi c’è la politica estera. È qui che le previsioni dell’analista si fanno più cupe, perché secondo lui Donald Trump è mosso dall’idea che il resto del mondo voglia imbrogliare gli Stati Uniti, dalla Cina che ruba i loro posti di lavoro manipolando la sua moneta per invadere gli scaffali dei supermercati americani agli stati del Medio Oriente che non combattono i terroristi, passando per gli alleati europei e asiatici che abusano della protezione americana per non finanziare la loro difesa.

In altre parole Donald Trump intende far valere gli interessi dell’America contro i suoi partner commerciali e i suoi alleati politici, rimescolando le carte dall’oggi al domani e creando un’instabilità internazionale che si aggiungerebbe alle innumerevoli crisi che colpiscono mondo.

Non sappiamo dove potrebbe portarci tutto questo, ma sappiamo per certo, sottolinea l’analista, che Donald Trump cercherà di trovare un modus vivendi con Vladimir Putin, che a pagarne le spese saranno siriani e ucraini, che gli alleati sunniti e dell’Europa centrale degli Stati Uniti resteranno delusi e che Washington non seguirà alcuna legge morale nei suoi rapporti con le dittature e le semidittature come quelle al potere in Turchia, in Ungheria e in Egitto. Incoraggiante in economia e inquietante in tutti gli altri ambiti, la presidenza Trump si annuncia come un punto di svolta.

(Traduzione di Andrea Sparacino)

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