15 maggio 2017 10:42

Si conoscevano già, e lo stesso vale per le rispettive squadre. Eppure Angela Merkel ed Emmanuel Macron hanno deciso di fissare un faccia a faccia di un’ora, la sera del 15 maggio a Berlino, seguìto da una cena con i loro collaboratori più stretti. In tutto saranno due ore e mezza di discussioni. Ma quali saranno i temi principali? E gli obiettivi fissati?

Per il presidente francese si tratta di aprire la strada all’avanzamento del tandem franco-tedesco soprattutto su questioni che riguardano la difesa e la sicurezza, e in seguito sulla lotta al dumping e sulle relazioni tra i partner europei come tra l’Unione e il resto del mondo, senza dimenticare l’articolazione delle politiche economiche dell’eurozona.

Sul tema della difesa le cose sono abbastanza facili. Ora che Donald Trump ha messo in dubbio la sopravvivenza della Nato e aumentano le minacce alle frontiere orientali e meridionali dell’Unione, il presidente e la cancelliera vorrebbero che l’Europa si dotasse di una protezione comune. Fatto molto importante, i cittadini tedeschi sono meno ostili di un tempo rispetto all’impegno dei loro soldati all’estero.

Priorità diverse
Sul tavolo ci sono due idee: la creazione di un fondo europeo per la difesa e, insieme a tutti i paesi che vorranno partecipare, un’accelerata alla creazione di forze di reazione rapida per affrontare qualsiasi pericolo militare o di sicurezza. La Francia e la Germania vorrebbero inoltre rafforzare le istituzioni europee deputate alla difesa delle frontiere comuni e dividere meglio il peso dell’accoglienza dei profughi.

Sulla lotta contro il dumping la convergenza è ancora da trovare. La soluzione è un impegno per combattere gli abusi creati dalla direttiva sul distacco dei lavoratori, ma la Germania esita davanti alla volontà di Macron di creare strumenti comuni contro la concorrenza sleale dei paesi esterni all’Unione, di istituire un controllo a 27 degli investimenti non europei negli ambiti strategici e di privilegiare negli appalti pubblici le imprese europee o con sede in Europa.

La Germania pensa prima di tutto a proteggere le sue esportazioni, mentre la Francia vorrebbe ridare slancio alle sue aziende. Le priorità non coincidono, ma un riavvicinamento su un’esigenza di reciprocità tra l’Unione e i suoi partner commerciali non è da escludere.

La Germania si rifiuta di finanziare il deficit francese

Rispetto all’eurozona, infine, la situazione appare più complicata. Malgrado le aperture del ministro dell’economia tedesco all’idea di Macron di creare un budget comune dell’eurozona, la Germania resta diffidente se non addirittura ostile davanti alle ambizioni del nuovo presidente francese di condividere il debito. Macron non ha mai espresso questo concetto, limitandosi a chiedere un investimento comune, ma la stampa tedesca è convinta che voglia arrivare alla condivisione del debito affermando l’eurozona all’interno dell’Unione.

La Germania si rifiuta nettamente di finanziare il deficit francese. L’argomento è tanto più scottante se teniamo conto che i tedeschi stanno entrando in campagna elettorale, ma Macron può contare sul fatto di piacere ai tedeschi, che si sentono rassicurati dalla sua elezione.

(Traduzione di Andrea Sparacino)

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