25 settembre 2017 11:30

Per circa vent’anni è stata la Francia a respingere le proposte tedesche sul rafforzamento dell’unità europea. Ora invece succede il contrario. Mentre la Francia vuole procedere in questo senso e si prepara a farlo, le legislative tedesche smentiscono questo progetto trasformando la Germania nella Francia di ieri, il paese del “non così in fretta”.

Il problema non è certo Angela Merkel. La cancelliera appena rieletta condivide la volontà di Emmanuel Macron di trasformare l’eurozona nell’avanguardia dell’Unione europea. Ma Merkel non potrà governare da sola. I socialdemocratici non vogliono riconfermare la coalizione con lei e dunque la cancelliera dovrà allearsi con i liberali dell’Fdp che hanno ottenuto il 10,7 per cento dei voti, dietro all’estrema destra eurofoba dell’AfD che farà il suo ingresso al Bundestag con il 12,6 per cento delle preferenze.

In Germania serve un contratto di governo per formare una coalizione, e i liberali – pur tradizionalmente eurofili – hanno fatto campagna contro le idee francesi sul bilancio unico dell’eurozona. Dopo essere stati tagliati fuori dal parlamento alle scorse elezioni, hanno riguadagnato terreno cavalcando la tesi secondo cui la Germania paga per tutti i partner europei ed è arrivato il momento di invertire la rotta.

Una situazione confusa
I liberali e i cristianodemocratici di Angela Merkel non possono costituire una maggioranza da soli. Serve un terzo partner, e per forza di cose saranno i Verdi, disposti a governare con le due destre ma a condizione che Merkel si impegni di più per difendere l’ambiente e che i liberali non blocchino la riforma dell’Unione europea. La Germania ha votato, ma la situazione non è ancora chiara.

I tre partiti in questione avvieranno le trattative, e se i liberali vorranno tornare al governo dovranno gettare acqua sul fuoco dell’eurofobia elettorale e recuperare l’eurofilia che è nel loro dna.

Staremo a vedere. Intanto l’unica certezza è che la Germania entrerà in un periodo di incertezza e di confusione politica, perché Merkel è al suo ultimo mandato, i pretendenti alla successione all’interno del suo partito sono pronti a scontrarsi, la sinistra socialdemocratica si dividerà sui metodi per rimontare la china dopo essere scesa sotto il 21 per cento dei voti, la sinistra radicale di Die Linke è arrivata al 9,2 per cento e la scena tedesca in generale è estremamente frammentata.

Davanti a questa incertezza tedesca, il 26 settembre Macron presenterà alla Sorbona le sue proposte europee a lungo termine su cui ognuno dovrà esprimersi, a cominciare da Berlino.

(Traduzione di Andrea Sparacino)

Bernard Guetta sarà al festival di Internazionale a Ferrara, dal 29 settembre al 1 ottobre 2017.

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