18 maggio 2021 17:17

Cose che ricordo dalle conversazioni con alcuni musicisti: un batterista mi ha raccontato che suonava anche mentre dormiva, con gli spasmi muscolari implacabili, a battere ritmi forse nuovi e che avrebbe voluto registrare con un macchinario ancora da inventare. Quando il cantante dei News For Lulu mi ha spiegato cosa significava vivere in una città diversa dalla band – lui a Londra, loro a Pavia – e comunicare attraverso demo, file provvisori, basi temporanee, raccontandosi a distanza la musica che ognuno di loro stava ascoltando, fuori dalla sala prove, in attesa di una nuova sintesi. In entrambi i casi ho pensato che bisogna avere il coraggio di perdere le canzoni, che perdere le canzoni serve anche a liberare i corpi, il giorno dopo, o perfino anni dopo.

Dentro al singolo Rooms, che anticipa Ready for what, il quarto album dei News For Lulu, ci sono sia la sintesi sia la perdita: è un brano scritto da una band che si è ritrovata in studio dopo tante conversazioni parallele e trasformazioni private, e fa dei suoni perduti che si sentono in sottofondo il suo punto di forza.

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Suoni che appartengono ad altri tempi, a un’altra California, a un’altra pista da ballo disertata da chiunque non si senta a proprio agio con la sua scoordinata malinconia. Se ci fosse una cartina al tornasole per misurare la fiducia a cui può arrivare una band a furia di insistere su motivi fuori moda, i News For Lulu la farebbero in qualche modo incendiare, tanto è radiosa la loro intensità rilassata. La stessa di chi riesce a ballare e a sognare su quella pista, anche se tutti l’hanno lasciata.

Questo articolo è uscito sul numero 1409 di Internazionale. Compra questo numero | Abbonati

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