07 giugno 2017 16:04

Se il terrorismo comincia a prendere di mira i ragazzini, come fa un genitore a dormire sonni tranquilli? –Nando

A volte noi genitori perdiamo il sonno per motivi sbagliati. In passato ho sempre protetto i miei bambini dai dettagli più cruenti degli attacchi terroristici, ma con l’attentato alla Manchester arena – e la grande copertura giornalistica che ha avuto nel Regno Unito – è stato impossibile non parlarne con le mie figlie di nove anni. Con l’aggravante che questa volta l’obiettivo degli attentatori erano esattamente bambine come loro. “Vuol dire che non possiamo più andare ai concerti?”, mi hanno chiesto sconsolate. “Assolutamente no”, ho risposto. “Salvo rarissime eccezioni, andare a un concerto è una delle cose più sicure che si possono fare. Sapete invece cos’è molto più pericoloso? Usare il telefono in auto mentre si va a quel concerto”.

Sconvolti dalle notizie degli attentati, è facile dimenticare che la prima causa di mortalità tra gli adolescenti non è il terrorismo ma gli incidenti stradali (dati Istat) e che la prima causa d’incidenti è la distrazione, di cui cellulari e smartphone sono tra i principali responsabili (fonte Aci). E alzi la mano chi non è colpevole. Un modo per ricominciare a dormire sonni tranquilli potrebbe essere prima di tutto mettere via il telefono mentre guidiamo e poi parlare più spesso con i figli dei rischi di guidare al telefono o sotto l’effetto dell’alcol. Un pericolo di gran lunga più reale, su cui possiamo davvero fare la differenza.

Questa rubrica è stata pubblicata il 1 giugno 2017 a pagina 12 di Internazionale. Compra questo numero| Abbonati

Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it