04 luglio 2017 17:34

Ho 29 anni e un compagno che amo. Vorrei avere dei figli ma non sono sicura di volermi prendere la responsabilità di mettere al mondo una nuova vita. Come risolvere il problema?–Elisabetta

Durante i miei vent’anni morivo dalla voglia di avere un bambino e invidiavo i miei amici etero a cui bastava una serata a letto per averne. E ripetevo a tutti che i figli vanno fatti senza pensarci troppo, perché se ci pensi troppo finisce che non li fai più. Al mio amico Nicola, che resisteva alla richiesta della sua ragazza di mettere su famiglia, dicevo spavaldo: “Non fare il codardo! Non conosco nessuno che si sia mai pentito di aver avuto un bambino”. Poi di bambini ne ho avuti tre e ho cambiato idea. Perché, anche se non mi sono mai pentito, ho capito che l’impegno che si prende diventando genitori è talmente grande che è giusto essere completamente convinti. A essere onesto non mi sembra che tu abbia un problema da risolvere: semplicemente non sei del tutto sicura di voler diventare madre e quindi per ora non dovresti farlo. Perché se fare figli è un atto di coraggio, lo è anche non cedere alla pressione sociale di farli, soprattutto per una donna. E per fortuna hai molto tempo davanti per capire da dove derivano le tue perplessità e fare una scelta consapevole. Il problema semmai ce l’ha Nicola, ormai padre di uno splendido bambolotto di cinque anni: sta resistendo stoicamente alla richiesta della sua ragazza di avere un secondo figlio. Codardo o eroe della resistenza? Io stavolta tengo la bocca chiusa.

Questa rubrica è stata pubblicata il 30 giugno 2017 a pagina 12 di Internazionale. Compra questo numero| Abbonati

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