13 ottobre 2017 14:12

Io e la mia compagna abbiamo una bambina di due anni e stiamo decidendo se avere un altro figlio. Esiste un modo di farlo senza compromettere la parvenza di equilibrio che abbiamo raggiunto? –Guido

C’è quella mattina che prima o poi arriva nella vita di ogni genitore: apri leggermente gli occhi e ti rendi conto che sei ancora a letto. Dalla finestra filtra la luce del sole, senti perfino qualche uccellino che festeggia l’alba. E improvvisamente ti viene voglia di saltare sul letto e festeggiare anche tu: la creatura ha dormito tutta la notte! Oppure c’è quel senso di leggerezza che ti avvolge il giorno che, uscendo di casa, controlli se hai preso tutto e ti rendi conto che il pannolino non serve più, l’acqua ormai la beve dal bicchiere e mangerà quello che mangi tu. Ed è ufficiale: la borsa della bambina resterà a casa.

Si susseguiranno piccole, quotidiane conquiste pratiche come togliere il seggiolino dell’auto o passare sempre meno weekend a casa a fare l’aerosol davanti alla tv. Eppure la vostra parvenza di equilibrio non durerà, perché l’età di vostra figlia e la vostra evoluzione come coppia richiederanno di volta in volta la ricerca di nuovi equilibri e compromessi.

Non dovete per forza avere altri figli, la vita a tre ha assolutamente il suo perché, ma ti consiglio di non prendere questa decisione basandoti su condizioni passeggere. Inoltre sappi che, se deciderete di avere un altro bambino, un giorno ti capiterà di guardarlo giocare e ti sembrerà impossibile aver anche solo considerato l’idea di non averlo.

Questa rubrica è stata pubblicata il 13 ottobre 2017 a pagina 16 di Internazionale. Compra questo numero | Abbonati

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