25 giugno 2018 16:18

Le chiamano vacanze ma io mi sento ostaggio dei miei adorati figli: sono l’unica madre che già rimpiange la scuola? –Roberta

Smettetela di picchiarvi. No, non puoi avere un’altra merendina. Scendi subito da lì. No, non potete aprire una bancarella di figurine in cortile. Torna a letto che sono ancora le sei. A cosa vi servono le forbici? Non è possibile che tu abbia di nuovo fame. Abbassate la voce. Non leccare il cane. Rimetti in ordine la stanza. Tirati su le mutande. Molla un secondo quel tablet. Non tirare i capelli a tuo fratello. Cos’è questo liquido sul pavimento? Andate a giocare fuori. Non puoi trascinare tua sorella per i piedi. E neanche dalla testa. Smettila di dirmi che ti annoi. Non toccare tuo fratello. Stasera vi mando a dormire da nonna. Dove avete messo le forbici? No, i ghiaccioli in freezer non sono ancora pronti. Non alitare su tuo fratello. Leggiti un libro. Non fissare tuo fratello. Alzatevi da quel divano. Alzatevi dal letto. Alzatevi da terra. No, non puoi avere il mio telefono. Cos’hai in bocca? Comincia i compiti delle vacanze. Andate a letto, vi supplico. Tirate fuori quelle maledette forbici immediatamente. Cos’è questa puzza?

Da quanto ho letto su Face­book, queste sono alcune delle cose che i genitori dicono più spesso ai figli durante la prima settimana di vacanze. Quindi forse no, non sei l’unica a rimpiangere la scuola. Ma c’è poco da fare: smetti di cercare quelle forbici e comincia a goderti l’allegra confusione dell’estate insieme ai bambini. Che settembre arriverà in un batter d’occhio, e l’adolescenza anche.

Questa rubrica è uscita il 15 giugno 2018 nel numero 1261 di Internazionale, a pagina 14. Compra questo numero| Abbonati

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