15 ottobre 2018 15:38

Anche se non guadagniamo molto, abbiamo un lavoro abbastanza sicuro. Ma come facciamo a capire se possiamo permetterci un figlio? –Katia e Giulio

I più recenti calcoli su quanto spendono i neogenitori nel primo anno di vita dei figli parlano di cifre tra settemila e quindicimila euro. L’osservatorio nazionale Federconsumatori ha incluso nella lista passeggino, pannolini, seggiolone e gli altri beni per la prima infanzia, e la forbice tra il dato minimo e quello massimo dipende da fattori come la marca dei prodotti o la necessità di acquistare latte in polvere. A questa cifra vanno aggiunti circa duemila euro che si spendono durante la gravidanza per visite mediche, corsi preparto o abbigliamento premaman. Sul bonus bebè invece non si può fare affidamento perché viene confermato di anno in anno. Per alcuni questi dati sono scoraggianti, eppure risparmiare è possibile.

Il primo consiglio è ridurre al minimo le spese prenatali e tutte quelle in previsione di bisogni futuri: con i bambini si compra solo quello che serve, quando serve. Il secondo trucco è sfuggire al complesso “per mio figlio solo il meglio”: il mercato dell’usato online è pieno di prodotti per bambini, e se riuscite a ereditare qualcosa da parenti e amici, meglio ancora. Infine non sottovalutate l’effetto “nonni impazziti”, che spesso detrae voci di spesa importanti. Superato il primo anno le spese non spariranno miracolosamente, ma ci penserete dopo: essere genitori significa anche imparare l’arte di andare avanti tappa per tappa senza lasciarsi prendere dal panico.

Questa rubrica è uscita il 12 ottobre 2018 nel numero 1277 di Internazionale, a pagina 14. Compra questo numero | Abbonati

Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it