22 luglio 2019 16:22

In famiglia siamo sempre stati di sinistra ma ora mio figlio esce con una ragazza che si professa sovranista. Dovremmo preoccuparci? –Nando

La mia amica Marianna tempo fa mi ha scritto un messaggio angosciato: “Mia figlia ha il suo primo fidanzato. È il figlio di un assessore leghista. Ma non poteva trovarsi un drogato come tutti?”. Marianna è una mamma progressista e aperta di mente, e sarebbe stato molto difficile mettere in crisi il suo approccio moderno alla genitorialità. Eppure sua figlia ci è riuscita. Personalmente mi preparo da anni ad affrontare il peggio e immagino tutte le situazioni che potrebbero mettermi in difficoltà. “Papà”, mi dice mia figlia in una delle mie fantasie autolesioniste più ricorrenti, “ho deciso di farmi suora”.

La realtà è che gli adolescenti hanno l’importante compito di rendersi autonomi rispetto ai genitori e uno dei modi per tagliare il cordone ombelicale è andare a esplorare i territori proibiti. Ho tranquillizzato Marianna: “Lasciala fare. Tutti i valori che hai trasmesso a tua figlia sono ancora dentro di lei, non sarà una storiella estiva a farla diventare leghista”. E le ho consigliato di essere strategica: “Dall’altra parte c’è un ragazzino che si sta allontanando dalla visione politica del padre per frequentare la figlia di una militante di sinistra, animalista e buddista. È l’occasione per mostrargli che esiste un modo diverso di vedere il mondo”. Nel frattempo una delle mie figlie mi ha annunciato che adesso è diventata credente. Ci siamo: mi allaccio la cintura di sicurezza e mi preparo al mio giro sulle montagne russe.

Questo articolo è uscito sul numero 1316 di Internazionale. Compra questo numero|Abbonati

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