03 aprile 2020 12:59

Molti genitori sostengono che i decreti emanati da Conte tengano conto più dei bisogni dei cani che dei loro figli e chiedono la possibilità di poter fare uscire i bambini un’ora al giorno. Cosa ne pensi? –Viola

Dicono che in tempo di pandemia sia importante verbalizzare le proprie paure, così ho chiesto ai miei figli qual è la loro più grande preoccupazione in questo momento. La risposta è stata unanime: che ricominci la scuola.

In queste settimane ho osservato con incredulo sollievo la tranquillità con cui se ne stanno chiusi in casa e mi è venuto il dubbio che l’ora d’aria serva più a me che a loro. Ma immagino che essere tre fratelli sia un bel vantaggio. “Per la prima volta mi sono pentita di aver avuto una sola figlia”, mi ha confidato la mia amica Sara, a cui ho risposto: “Tranquilla, io mi sono pentito di non aver mai ceduto alla richiesta di prendere un cane, che oggi sarebbe un biglietto per la libera passeggiata. Ma sono pensieri malati frutto della quarantena, tra un po’ torneremo lucidi come sempre”.

Per il momento far uscire i bambini per un’ora intera al giorno mi sembra poco fattibile. Ma una passeggiata con i genitori vicino a casa è comunque consentita e in più ti consiglio di sfruttare ogni boccata d’aria disponibile: balconi, cortili, noi per esempio siamo diventati assidui frequentatori della terrazza condominiale del nostro palazzo, dove andiamo a fare l’aperitivo al tramonto. Perfino una finestra: passare un’oretta affacciati con un figlio a commentare come sono conciate le persone che vanno a buttare la spazzatura è un piccolo divertimento che ora ci possiamo concedere.

Questo articolo è uscito sul numero 1352 di Internazionale. Compra questo numero|Abbonati

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