Anche se a dirlo mi sento una madre (e una persona) un po’ snaturata, ti confesso una cosa di cui quasi mi vergogno: il periodo di quarantena con i figli mi mancherà.–Letizia
Attraversiamo un periodo spaventoso dal punto di vista della salute pubblica e del contesto economico. E molte famiglie hanno subìto perdite durissime a causa del coronavirus. Ma non credo sia irrispettoso nei loro confronti dire che, per chi non ha avuto contagi, l’obbligo di restare a casa ha svelato alcuni lati inaspettatamente piacevoli. Per farti sentire meno in colpa ti scrivo le cinque cose positive della quarantena che sto apprezzando di più.
- La grande quantità di tempo disponibile rispetto alle poche cose che ci sono da fare. Di solito è l’esatto contrario.
- Gli orari naturali: in queste settimane ognuno in famiglia ha una libertà senza precedenti di scandire il tempo seguendo il proprio ritmo.
- Il silenzio: in una grande città, sentire gli uccellini e il fruscio degli alberi che entra dalle finestre spalancate ti rimette in pace con il mondo.
- La diminuzione degli acquisti: credo che molti di noi siano rimasti colpiti dal numero di cose di cui possiamo fare a meno.
- La bellezza di una passeggiata: abbiamo riscoperto il piacere antico di camminare da soli, o al limite con un figlio soltanto.
Mettendoli per iscritto, mi rendo conto che questi spunti hanno una caratteristica comune: sono vita senza fretta, senza smania di correre a fare qualcosa. La quarantena ci sta insegnando ad apprezzare il gusto del presente e questa è una conquista che dovremmo conservare anche in futuro.
Questo articolo è uscito sul numero 1357 di Internazionale. Compra questo numero|Abbonati
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