10 luglio 2020 17:39

Ho due figlie di otto e dieci anni e una moglie fantastica. Sono una squadra affiatata e, in vista dell’adolescenza, devo capire quale ruolo potrò avere nei prossimi anni delicati di crescita. Essendo uomo sono destinato a essere un po’ escluso? –Lorenzo

Il fatto che, in quanto femmine, le tue figlie abbiano più terreno comune con la mamma rispetto a te è un assunto culturale. Se hanno più intimità con lei è per via del modo in cui cresciamo i nostri bambini e per il ruolo che diamo alle donne nella loro cura. Le cose importanti che i figli dovrebbero imparare dai genitori sono il rispetto, l’amore, l’autodisciplina, il senso civico e tanti altri valori che non hanno nessun legame con il genere. Anche la protezione che gli dobbiamo offrire non è legata al fatto di essere uomo o donna. Non è giusto vedere il vostro rapporto alla luce di una dicotomia maschio/femmina. Le tue figlie sono piccole persone a cui stai insegnando a vivere, e devi farlo con la stessa presenza e intensità con cui lo fa tua moglie. Ti faccio un esempio: quando tra qualche anno raggiungeranno la pubertà, non trattare il cambiamento del corpo e le mestruazioni come una “questione da donne”. Quando si discuterà di ragazzi, mantieni un atteggiamento sereno senza cadere nella classica gelosia da padre possessivo. Se sei il primo a definire le tue figlie come femmine, loro cresceranno aspettandosi di subire lo stesso trattamento da tutta la società. Se invece sarai un padre femminista, gli offrirai un modello di riferimento fondamentale su come dovrebbero comportarsi gli uomini.

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