11 luglio 2017 11:25

Be’, forse è tempo di spaventarsi. Adesso abbiamo davvero bisogno di un baluardo e non, come hanno cercato di convincerci nella stagione passata, contro i cinquestelle, ma contro lo slittamento dello scontento verso la destra salviniana, verso quella fascista.

Ma baluardi non se ne vedono. Si vedono invece dei boulevard (che etimologicamente pare abbiano qualcosa in comune con baluardo), grandi strade di politico passeggio lungo cui in fretta e furia tutti, con lo scopo di rastrellare voti, chiacchierano ammettendo la fondatezza di non pochi allarmi sociali e strizzando l’occhio a soluzioni classicamente di destra, solo un po’ annacquate per decenza. Lo ha fatto fino a ora il Pd di Renzi. E lo faranno i cinquestelle. Perché pare che non ci sia scampo.

Appena metti le mani nella pasta e nella pastetta politica, per un po’ resisti e poi, visto che è troppo complicato affrontare e risolvere in modo sensato i problemi, finisci per risolverli dissennatamente solo a parole. Parole fiacche, parole edulcorate. Se sei una persona di buon carattere, di buona educazione, fai fatica a pronunciare formule fasciste e parafasciste. Così ti vengono confuse, di scarso mordente elettorale. Se vuoi sfondare a destra – come si dice – devi essere sul serio di destra. Così invece sei un sinisdestro o un destrinistro, cioè un niente che persino nelle urne non guadagna niente.

Questa rubrica è stata pubblicata il 7 luglio 2017 a pagina 12 di Internazionale. Compra questo numero| Abbonati

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