07 ottobre 2016 17:15

Vivian Maier
Arengario di Monza
Fino all’8 gennaio 2017
Oggi Vivian Maier è considerata una delle figure più importanti della street photography. Ma negli anni cinquanta il suo lavoro era quello della bambinaia per le famiglie benestanti di New York e Chicago. Tra le strade di quelle città ha scattato oltre centomila immagini. La mostra a Monza ne espone circa cento, in bianco e nero e a colori, tra cui molte mai viste in Italia.

Paolo Pellegrin
Umbria world fest, Foligno
Dal 7 al 9 ottobre 2016
“Entro in un cortile a pochi passi da ponte Marconi, a Roma. Ci vivono Sevla, Vejsil, Jordan, Carlos, Leon, Romeo, Romina, Angelina, Shelly, Erma”. Paolo Pellegrin racconta così il suo incontro con una famiglia rom di origine bosniaca da cui è stato accolto con “naturalezza e generosità” a luglio del 2015. Il progetto Sevla sarà esposto a Foligno insieme ai lavori, tra gli altri, di Alain Laboile, Sara Lewkowicz, Andrea Stern, e il vincitore della scorsa edizione Gianluca Abblasio.

Nome in codice: Caesar
Museo Maxxi, Roma
Fino al 9 ottobre 2016
Una selezione di immagini scelte tra le 55mila foto digitali fornite da Caesar, pseudonimo attribuito a un ex ufficiale della polizia militare siriana, incaricato di documentare la morte e le torture inflitte ai detenuti nelle carceri di Bashar al Assad, in Siria, tra il 2011 e il 2013. Le fotografie mostrano i cadaveri di almeno undicimila vittime di torture accertate da un rapporto realizzato da un gruppo di procuratori legali ed esperti di medicina legale specializzati in crimini di guerra, pubblicato il 21 gennaio 2014.

Sadegh Souri
Festival della fotografia etica di Lodi
Dall’8 al 30 ottobre 2016
In Iran, reati come l’omicidio, il traffico di droga e la rapina a mano armata sono puniti con la pena capitale, anche se si è minorenni. E questo è in pieno contrasto con la convenzione delle Nazioni Unite sull’infanzia. Nel 2015, il fotografo iraniano Sadegh Souri ha trascorso una settimana tra le detenute minorenni della prigione di Shahr-e ziba, a Teheran. Souri è esposto a Lodi insieme ai lavori, tra gli altri, di Aaron Huey, Arnau Bach, Elena Chernyshova e Peter van Agtmael.

Alessandro Penso
Officine Fotografiche, Roma
Fino al 27 ottobre 2016
Per più di sei anni, il fotografo Alessandro Penso ha documentato le condizioni dei rifugiati, richiedenti asilo e migranti in Europa. “Ho provato a scavare dentro al nostro territorio per vedere come queste persone vivevano e il modo in cui i loro ‘diritti’ venivano rispettati in Europa. Ho visto centinaia di minori non accompagnati rischiare la vita per spostarsi da un paese europeo all’altro; costruire muri e ghetti in Bulgaria e paesi come Malta e Spagna lottare con i denti per uscire dalle tratte di chi cerca protezione in Europa”, ha raccontato il fotografo.

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