18 maggio 2017 13:32

Cara redazione, che delusione l’articolo “La guerra dei vaccini” in copertina la scorsa settimana. Da voi mi sarei aspettato un contraddittorio, un confronto che desse conto di tutte le posizioni.Luca

Caro Luca, quando scegliamo gli articoli da pubblicare, uno degli obiettivi che ci diamo è fornire strumenti di riflessione e di dibattito. E fare in modo che nel giornale i lettori e le lettrici possano incontrare anche idee diverse dalle loro (e a volte perfino da quelle della redazione).

Il fatto che Science, probabilmente la più influente rivista scientifica del mondo, dedicasse una copertina ai vaccini ci è sembrato significativo. È un evento raro e nel contesto statunitense è chiaramente una risposta a Donald Trump, che nulla ha a che vedere con le polemiche italiane o con le proposte della ministra Beatrice Lorenzin. Se abbiamo scelto quegli articoli è perché abbiamo pensato che fosse interessante per tutti sapere cosa ha scritto Science. Non è la prima inchiesta che abbiamo pubblicato sui vaccini e non sarà l’ultima.

È difficile riuscire a presentare contemporaneamente tutte le posizioni, o trovare articoli che esauriscano in modo convincente un argomento, ma speriamo che il confronto emerga nel tempo, numero dopo numero. E che la somma degli articoli possa restituire la complessità della questione. Quando su un giornale straniero troveremo un’inchiesta che ragioni in modo serio sui limiti dell’obbligatorietà vaccinale, approfondisca il discorso sui rischi o rifletta sulla relazione tra salute individuale e salute collettiva, la pubblicheremo sicuramente.

Questa rubrica è stata pubblicata il 19 maggio 2017 a pagina 5 di Internazionale. Compra questo numero| Abbonati

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