11 ottobre 2018 12:28

“Non sono d’accordo con l’idea che l’immigrazione sia qualcosa di naturale e auspicabile”. “L’arrivo di stranieri ha cambiato il paese, e non in meglio. Non è promuovendo l’immigrazione che rendiamo il mondo un posto più giusto”. “La nostra economia e la nostra coesione sono minacciate dai rifugiati”. Queste dichiarazioni sono di leader politici europei. Quello che sorprende è che a pronunciarle sono stati dirigenti di partiti di sinistra.

Nell’ordine: Jean-Luc Mélenchon, fondatore del partito francese di sinistra La France insoumise; Sahra Wagenknecht, parlamentare del partito tedesco di sinistra Die Linke; Mattias Tesfaye, portavoce dei socialdemocratici danesi, che ha anche rimproverato il governo di centrodestra di essere “troppo morbido” contro l’immigrazione.

L’argomento della sinistra xenofoba è che la presenza di immigrati contribuirebbe alla riduzione dei salari, impoverendo le fasce più deboli della società e favorendo i padroni. In realtà tutti gli studi più approfonditi, in Europa e negli Stati Uniti, dimostrano il contrario.

Dal punto di vista economico l’immigrazione ha solo effetti positivi: aumenta il reddito pro capite, riduce la disoccupazione, migliora l’equilibrio delle finanze pubbliche. Per giustificarsi, i leader della sinistra xenofoba citano la metafora dell’esercito industriale di riserva usata da Karl Marx per spiegare come la disoccupazione sia funzionale al capitalismo (Marx scriveva che se ci sono molti disoccupati, la concorrenza tra operai aumenta e questo aiuta i padroni a tenere bassi i salari).

Ma su Le Monde lo storico francese Nicolas Delalande risponde che quest’argomento è usato a sproposito e ricorda come invece la solidarietà con i lavoratori stranieri fosse considerata proprio da Marx cruciale per il movimento operaio. Perché se i grandi capitalisti si coordinano a livello internazionale, bisogna che i lavoratori facciano lo stesso.

Questa rubrica è uscita il 12 ottobre 2018 nel numero 1277 di Internazionale, a pagina 7. Compra questo numero | Abbonati

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