02 aprile 2020 12:12

Quando a un certo punto ci guarderemo intorno per capire com’è cambiato il mondo in questi mesi ci renderemo conto, tra le altre cose, di quanto sia stata paradossale la situazione dei mezzi d’informazione.

Da una parte mai così tante persone, dagli Stati Uniti al Giappone, sono state affamate di approfondimenti e notizie. Giornali, radio e soprattutto siti e tv nelle ultime settimane hanno aumentato lettori, ascoltatrici, telespettatori. Le persone cercano informazioni verificate, vogliono giornalisti attendibili, il parere di persone esperte e selezionate con cura. Finalmente è il momento dell’informazione di qualità.

D’altra parte proprio le misure introdotte per contenere la pandemia avranno pesanti conseguenze economiche per molti di quegli stessi mezzi d’informazione su cui facciamo affidamento: il calo della pubblicità sarà forte, perché forte sarà la crisi che colpirà, soprattutto a livello locale, molti settori economici. I mezzi d’informazione che vivono grazie alle inserzioni ne risentiranno di più, mentre se la caveranno meglio quelli che fanno affidamento sulle vendite o sugli abbonamenti.

In ogni caso, scrive Jasper Jackson su New Statesman, l’informazione sembra ben attrezzata per resistere. La domanda di notizie cresce, il lavoro dei giornalisti può essere svolto a distanza e perfino i reporter che vanno sul campo possono continuare a farlo. Ma anche se tutti tendono a considerare l’informazione un bene intangibile, la gran parte dei ricavi arriva ancora dal prodotto fisico, come in gran parte fisico – e quindi fragile – è il processo produttivo: carta, camion, edicole, microfoni, telecamere, antenne.

È vero però che la crisi di queste settimane ha accelerato alcuni cambiamenti in corso già da tempo, tra cui un deciso spostamento verso la produzione e la distribuzione digitale di contenuti. E se proprio vogliamo trovare le ragioni di un cauto ottimismo, è in questa accelerazione tecnologica che forse possiamo cercarle.

Questo articolo è uscito sul numero 1352 di Internazionale. Compra questo numero|Abbonati

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