15 febbraio 2021 17:27

Marie Darrieussecq
Il mare sottosopra
Einaudi, 170 pagine, 18 euro

La vigilia di Natale, la psicologa francese Rose è su una nave da crociera in acque siciliane con i due figli e senza il marito, ottima persona ma che non è mai al centro e non si fa personaggio, e assiste alla scena ben nota del recupero di barconi con migranti vivi e migranti morti. S’interessa a un adolescente africano, Younès, che ha l’età del figlio maggiore. Gli dà il telefonino del ragazzo e si crea così un legame a distanza che la sollecita e la turba.

L’autrice del romanzo fa la psicoanalista e scrive con precisione e passione la storia di un incontro che cambia la sua percezione del mondo e delle sue responsabilità, e che dovrebbe oggi diventare comune. Tanti la narrano senza questa chiarezza, e ne fanno ipocritamente merce. Qui, come in un film di Kaurismaki, Rose e i suoi aiuteranno Younès, ritrovato a Parigi, a emigrare nel Regno Unito ed è a Londra che infine Rose lo ritroverà molto tempo dopo. Si tratta di vicende di oggi, appena sublimate e con qualcosa di pedagogico, come nel Dolto che si cita a pagina 90, che è poi la grande psicoanalista Françoise. Questa storia oggi non insolita è narrata in modo molto più convincente di altre simili. E il messaggio è quello di Rilke che i più giovani attribuiscono a Star wars: “Devi cambiare la tua vita!”. La traduzione è della sempre bravissima Maurizia Balmelli, ticinese ormai parigina.

Questo articolo è uscito sul numero 1396 di Internazionale. Compra questo numero | Abbonati

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