23 marzo 2021 17:08

A cura di Isabella Camera d’Afflitto e Maria Avino
Voci di scrittori arabi di oggi e domani
Bompiani, 338 pagine, 15 euro

Dopo Voci di scrittori arabi di ieri e di oggi, con questa preziosa antologia due esperte ci aiutano a conoscere una grande tradizione, coronata dal Nobel 1988 all’egiziano Nagib Mahfuz. L’arabo è una delle quattro lingue più parlate nel mondo anche se, da noi, pochi ne coltivano la storia e ne garantiscono la diffusione. Nel libro si scoprono racconti e pagine preziose ma anche somiglianze con altre novità, perché la globalizzazione ha provocato anche vicinanze e omologazioni.

Il taglio anche informativo e sociologico è lodevolissimo perché insiste sui filoni nuovi, oltre quelli di tradizione. Filoni che riguardano una nuova e dirompente presenza femminile, e alcuni temi ricorrenti, che non sono più nostri. Il carcere per motivi politici, la guerra, la fame: “Ovunque si registrano violenza di stato, repressione, censura, violazione dei diritti umani, impoverimento”. Riguardano anche i sogni frustrati delle “primavere”, e la deriva “nichilista” di alcuni autori. E il rapporto con i paesi ricchi del Golfo, le migrazioni anche dentro il mondo arabo, l’influenza di modelli lontani come Rimbaud e Kafka. Molte sono le storie (anche da paesi più segreti come Sudan e Mauritania) che ci costringono a pensare, a capire. A conoscere meglio chi arriva tra noi, spinto da guerre e fame.

Questo articolo è uscito sul numero 1401 di Internazionale. Compra questo numero | Abbonati

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