20 aprile 2017 19:22

Per uno strano effetto del calendario (comunemente chiamato “ponte”) quello che potrebbe essere il film più atteso arriva ben dopo la fine della settimana in questione (mossa gagliarda per includere tre festivi nella fatidica prima settimana di programmazione). Parliamo ovviamente di Guardiani della galassia. Vol. 2, di James Gunn. A dire la verità non provo grandi fremiti per l’arrivo del secondo capitolo delle avventure di Star Lord (Chris Pratt) e Gamora (Zoe Saldana).

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Il primo film mi ha divertito, è stato una piacevole sorpresa, ma in tema di sequel le aspettative maggiori le indirizziamo altrove. Per esempio ad Alien covenant (che esce il 17 maggio) o anche al prossimo Star wars. Situazione ideale per farsi sorprendere di nuovo.

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In Le cose che verranno, dramma francese di Mia Hansen-Løve, c’è Isabelle Huppert che a un certo punto deve prendersi cura della vecchia madre malata. Un brivido corre lungo la schiena: come La pianista, come Elle! No, stavolta Isabelle Huppert non è una pazza e non gli succedono cose allucinanti. Giusto si lascia con il marito e si trova, a 55 anni, a ricominciare da zero. L’attrice francese sta vivendo una grande stagione. Lo testimonia il successo di Elle e i suoi progetti a venire (tra cui Happy end di Michael Haneke, in concorso al prossimo festival di Cannes, che idealmente chiuderà l’anno cominciato proprio con Elle). Mia Hansen-Løve sta ancora cercando un vero exploit. Il suo ultimo film rischia di perdersi nella pacifica invasione provocata dal festival romano Rendez-vous, dedicato al nuovo cinema francese.

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Corre lo stesso rischio anche Famiglia all’improvviso, seppur per ragioni diverse. Intanto per il titolo, che forse mira proprio a confondere lo spettatore. Sul genere: fidanzato a sorpresa, marito per caso, gemelle sotto l’albero, nipote in affitto, nonno per procura. Omar Sy è Samuel, un giovane scapestrato a cui (all’improvviso) una sua partner occasionale lascia il frutto della loro notte di passione: Gloria, una bellissima neonata. All’inizio Samuel è sotto shock, ma pian piano si trasforma in un padre unico e amorevole (si trova anche un lavoro come stunt-man), finché… Risate, lacrime, un attore molto popolare, una bellissima bambina. Ingredienti classici per ottenere ottimi incassi, almeno al botteghino natalizio francese. La distribuzione (massiccia) ha scommesso che Famiglia all’improvviso possa sbancare anche qui.

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Boston. Caccia all’uomo, di Peter Berg, ricostruisce i concitati giorni successivi all’attentato compiuto durante la maratona di Boston del 2013, evento che si svolge ogni anno in occasione del Patriots day, cioè il terzo lunedì di aprile. Due fratelli di origini cecene, naturalizzati americani, fecero esplodere due ordigni lungo il percorso della maratona, uccidendo tre persone e ferendone più di 250. È storia recente e forse qualcuno si ricorda come andarono le cose nei tre giorni in cui le autorità diedero la caccia agli attentatori. Nel dubbio non facciamo spoiler.

Buone le critiche della stampa statunitense. Certo, quando si tocca il patriottismo gli statunitensi non sono sempre obiettivi, ma il cast con Mark Wahlberg, John Goodman e J.K. Simmons (polizia di Boston), più Kevin Bacon (Fbi) e Michelle Monaghan, promette molto bene. Specie per chi ha un debole per Mark Wahlberg.

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La quota italiana è garantita da Lasciami per sempre, il nuovo film di Simona Izzo, tornata dietro la macchina da presa a dieci anni da Tutte le donne della mia vita. Ed è tornata rispolverando un (suo) grande classico: la famiglia allargata. Per andare sul sicuro l’ha girato direttamente nella sua villa, con amici e parenti. La tentazione di lasciarsi sfuggire la rimpatriata è piuttosto forte.

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L’ampia proposta si chiude con Baby boss, animazione Dreamworks accolta tiepidamente in patria, e The bye bye man, classico horror che preannuncia la stagione dei saldi cinematografici.

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