04 maggio 2020 18:30

L’inizio della fase due ci spinge a guardare avanti. Viene però anche da chiedersi se avremo nostalgia di com’era la nostra vita prima della pandemia. Quel tipo di nostalgia che si prova per la spensieratezza della gioventù e via dicendo. Uno dei film che meglio la rappresenta – al punto da farci provare nostalgia per qualcosa che non abbiamo vissuto – è American graffiti di George Lucas. Anche perché nasce come una specie di miscuglio di ricordi del regista e degli sceneggiatori, dei tempi in cui ancora non avevano spiccato il volo.

Ma non è solo questo. Nel racconto di una lunga notte d’estate di un gruppo di ragazzi, in una cittadina californiana, ci sono tutta la capacità di Lucas di incontrare i gusti del pubblico, le intuizioni di Francis Ford Coppola, produttore del film, un gruppo di attori particolarmente ben combinato, ciascuno con il suo momento, una colonna sonora da antologia e la rappresentazione nitida di un mondo ancora a colori, ma destinato inesorabilmente a sbiadire.

American graffiti
Di George Lucas. Con Richard Dreyfuss, Ron Howard, Paul Le Mat, Mackenzie Davis, Charles Martin Smith, Cindy Williams, Candy Clark, Bo Hopkins, Wolfman Jack, Harrison Ford. Stati Uniti 1973, 110’. A noleggio.

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