Cultura Schermi
Joker: folie à deux
Joaquin Phoenix, Lady Gaga, Catherine Keener
Stati Uniti 2024, 138’. In sala
Joker: folie à deux (dr)

A due anni dall’omicidio in diretta tv del presentatore Murray Franklin, Arthur Fleck è rinchiuso nell’Arkham asylum di Gotham city, in attesa dell’udienza che determinerà se è capace d’intendere e di volere e quindi se può affrontare un processo. Il suo avvocato cerca di dimostrare che non è stato Arthur ha commettere il crimine ma un’altra personalità che si fa chiamare Joker. Ma perfino Arthur non sa cosa pensare. Quello che sa è che nell’Arkham c’è una detenuta, Lee Quinzel innamorata di Joker alla follia. Arthur è improvvisamente ridestato dalla possibilità che qualcuno lo ami, anche se non per quello che è veramente. Joaquin Phoe-nix è incredibilmente talentuoso e aggiunge intuizioni al personaggio di cui lo stesso Arthur non sembrava finora consapevole. È affiancato da Lady Gaga in un’interpretazione dirompente e completamente inedita di Harley Quinn. La cosa più impressionante di Joker: folie à deux è il modo in cui Phillips sminuisce volontariamente il suo blockbuster da un miliardo di dollari. A differenza dell’originale, che trova un eroismo perverso nei fallimenti di Arthur Fleck, Folie à deux insiste su quanto il protagonista sia patetico e su quanto lo sia sempre stato. È un film triste, pensieroso e straordinariamente insolito capace di usare la teatralità dei musical cinematografici per minare le ambizioni del suo eroe invece di esaltarle.
William Bibbiani, The Wrap

Familia
Barbara Ronchi, Francesco Gheghi, Francesco Di Leva
Italia 2024, 124’. In sala

In superficie Familia sembra un classico dramma di violenza domestica: la natura ciclica dell’abuso, l’esperienza di una madre vittima e la complessità di come tutto questo è vissuto dai bambini. Gli elementi ci sono tutti, ma Francesco Costabile, con uno stile sottile, inietta elementi terrificanti che spingono il film oltre il dramma. Alessandro (Marco Cicalese) e il fratello minore Gigi (Francesco Gheghi) sono ancora piccoli quando le violenze subite dalla madre Licia (Barbara Ronchi) fanno finire il padre Franco (Francesco Di Leva) in prigione. Anni dopo, il ritorno di Franco in famiglia innesca nuovi drammi. E quando Licia e i figli capiranno che il padre non è cambiato, è forse troppo tardi. Il film funziona al meglio nei momenti in cui si concentra sulla violenza domestica combinando elementi di realismo e di surrealismo. Meno convincente quando guarda ad altri filoni, come il coinvolgimento di Gigi in un gruppo fascista. Costabile prova a collegare questo racconto alla trama principale, ma non riesce ad approfondire come dovrebbe. Il risultato è che le azioni e le convinzioni di Gigi vengono perdonate troppo facilmente.
William Stottor, Loud and Clear

Vittoria
Marilena Amato
Italia 2024, 89’. In sala

Fin dalla prima scena, in cui Jasmine (Marilena Amato) si fa leggere la fortuna da una cartomante, s’instaura un’atmosfera da cinema-verità, suggerendo che gli attori sono non professionisti e che forse non tutte le scene sono interamente sceneggiate. Si crea così una corrente drammatica capace di dare profondità e sfumature alla storia relativamente semplice di una donna testarda decisa ad adottare a tutti i costi la figlia femmina che non ha mai avuto. Ambientato nelle strade polverose della tentacolare Torre Annunziata, Vittoria è una pentola a pressione emotiva liberata da un finale molto commovente.
Lee Marshall, Screen International

Wolfs
George Clooney, Brad Pitt
Stati Uniti 2024, 108’. Apple Tv+
Wolfs (dr)

Questa commedia thriller prende la travolgente alchimia tra Brad Pitt e George Clooney e la capovolge. Le due star interpretano dei fixer senza nome, abituati a risolvere situazioni complicate di altre persone, finché per un difetto di comunicazione si trovano a risolvere lo stesso problema (una stanza d’albergo, un cadavere, un politico che non vuole lasciarsi coinvolgere). L’idea è che, nonostante la rivalità e le differenze, i due siano sostanzialmente la stessa persona. Ma è un’idea che si esaurisce presto e il film scivola nell’oblio.
Wendy Ide, The Observer

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1583 - 4 ottobre 2024
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