14 novembre 2012 16:08

Leggerti in questi anni mi ha fatto completamente cambiare idea sul matrimonio gay. Ci tenevo a dirtelo. Tra l’altro vivo in Maryland, e come ben sai la settimana scorsa abbiamo votato per dare alle coppie omosessuali il diritto di sposarsi. È stato emozionante poter votare per la parità di diritto al matrimonio nello stato in cui vivo, Dan, anche se devo ammetterlo: è davvero una stronzata che sui diritti civili delle persone Lgbt si debba votare.

Grazie di tutto quel che hai scritto in questi anni, mi ha davvero svoltato la vita sentimentale e affettiva. E congratulazioni a te e a tutti i gay degli Stati Uniti per la splendida vittoria della settimana scorsa in Maine, Maryland, Minnesota e nello stato di Washington.

Un Etero Fra Tanti

C’è una cosa che voglio dire sui referendum della settimana scorsa in Maine, Maryland, Minnesota e nello stato di Washington, e anche su chi ha votato. Prima però voglio dirne un’altra a tutti i miei amici queer:* tutto questo l’abbiamo costruito noi. La svolta a cui abbiamo assistito la settimana scorsa, compresa l’elezione della prima persona apertamente gay al senato degli Stati Uniti (la senatrice del Wisconsin Tammy Baldwin), *è farina del nostro sacco. Le persone Lgbt sono uscite allo scoperto, hanno risposto agli attacchi e cambiato il mondo. Di roba da fare ne resta un casino – abolire il Doma (Defense of marriage act, la legge che definisce il matrimonio come unione tra un uomo e una donna), approvare l’Enda (Employment non-discrimination act, una proposta di legge per vietare la discriminazione sul lavoro in base all’orientamento sessuale o all’identità di genere) sbrigare tutta una serie di questioni rimaste in sospeso con la politica del don’t ask, don’t tell (ancora oggi i trans e le trans non possono lavorare nell’esercito), difendere i diritti di tutti i queer del mondo – ma la gente Lgbt di strada ne ha fatta tantissima, dai tempi di Stonewall. Le cose per noi sono migliorate perché siamo usciti allo scoperto e abbiamo lottato per migliorarle. Abbiamo preteso di meglio.

Ed ecco la cosa che voglio dire agli etero: grazie.

Conosco tanti di quegli etero, nello stato di Washington, dove abito, che si sono fatti un mazzo incredibile nella campagna per il diritto al matrimonio di amici, parenti e vicini di casa gay e lesbiche. Conosco etero di tutti e quattro gli stati che hanno votato, dato soldi, lavorato nei centralini e fatto campagna da porta a porta, e tutto con l’obiettivo di permettere alle coppie dello stesso sesso di sposarsi.

Gay e lesbiche sono una percentuale minima della popolazione. E anche se siamo stati noi a gettare le basi per la svolta della settimana scorsa in Maine, Maryland, Washington e Minnesota – questa cosa l’abbiamo costruita noi – non abbiamo fatto tutto da soli.

Le maggioranze nelle legislature di Maine, Maryland e stato di Washington che hanno votato per rendere legale il matrimonio tra persone dello stesso sesso? Etero. I governatori firmatari delle leggi che rendono legale il matrimonio tra persone dello stesso sesso? Etero. La stragrande maggioranza delle persone che hanno votato a favore del pari diritto al matrimonio in tutti e tre gli stati dopo che i fanatici anti-gay avevano imposto una consultazione pubblica sui nostri diritti civili? Etero. La maggioranza che ha votato contro l’inserimento nella costituzione del Minnesota di un emendamento che proibiva i matrimoni tra persone dello stesso sesso? Etero. E il presidente che ha deciso di correre un rischio politico enorme schierandosi pubblicamente a favore dell’uguaglianza del matrimonio prima della campagna per la rielezione? Etero pure lui. Oggi per noi la situazione è migliore – migliore, non perfetta – ma questo miglioramento non è avvenuto nel vuoto pneumatico. È avvenuto perché è migliorato l’atteggiamento degli etero nei nostri confronti.

I diritti sono diritti. Non devono dipendere da un voto. E noi non dobbiamo dire “grazie” a nessuno, quando ci vengono riconosciuti. Il brutto è che per i nostri diritti abbiamo dovuto lottare. Ma il bello è che per una volta non abbiamo dovuto lottare da soli. Migliaia e migliaia di eterosessuali si sono schierati dalla nostra parte e hanno lottato per noi. *Ci hanno aiutato. *Ed è per questo che noi gli eterosessuali li dobbiamo ringraziare. Non per averci concesso dei diritti – un diritto è un diritto è un diritto – ma per aver preso parte alla nostra lotta.

La settimana scorsa, sul mio blog, ho lanciato l’idea di organizzare una grande festa per tutti gli etero che ci hanno dato man forte in Maine, Maryland, Minnesota e stato di Washington. Solo che così tanti etero, in una sala da ballo sola, non ci starebbero mai. Su una sola pagina Tumblr invece sì. Dico a voi, gente queer: se conoscete qualche etero del Maine, del Maryland, del Minnesota o dello stato di Washington – se conoscete qualche etero di uno stato qualsiasi del Distretto di Columbia – che abbia donato soldi, lavorato nei centralini, fatto campagna porta a porta o corso un qualche rischio politico per noi, fotografatevi con lui o con lei, scrivete due righe su quel che ha fatto e postate tutto quanto su Straight up thanks.

La settimana scorsa abbiamo assistito a una grande svolta nella lotta per l’uguaglianza Lgbt. E questa svolta non ci sarebbe mai stata, senza l’aiuto di tanti etero perbene e cazzutissimi. Sono certo che qualunque persona queer stia leggendo queste righe conosce un etero da ringraziare. Io di sicuro sì. E allora ringraziateli pubblicamente: andate su Straight up thanks, cliccate su “submit a post”, condividete una foto e ringraziate i vostri alleati etero.

Perché davvero: senza di loro non ce l’avremmo mai fatta.

Sono un ragazzo bisex poco più che ventenne e mi piace succhiare il cazzo, specie se quello a cui lo succhio gode parecchio (e questo succede spesso) (non per vantarmi) (ma l’ho appena fatto). Comunque: il mio problema è che non mi piace quando lo fanno a me. Finora di maschi che me l’hanno succhiato ce ne sono stati tre, e mi rendo conto che non è un campione enorme, ma tutte e tre le volte è stata un po’ una delusione. È come se la bocca sull’uccello non la sentissi. Come posso risolvere?

Pompino Triste Blues

Commedie sexy, sitcom e film porno dipingono sempre il bocchino come l’esperienza sessuale definitiva, ma la verità è che a certi uomini, udite udite, farselo succhiare non piace. Tre ciucciate di cazzo, però, sono un campione davvero risicato. Fattelo succhiare ancora – che si tuffino di testa sulla tua sciabola – ma senza stressarti se non cambia niente. Magari è solo questione di gusti, PTB, e non di un problema tuo.

Io e mia moglie stiamo insieme da vent’anni. A me piace molto il sesso orale ricevuto, ma quando cerco di ricambiare il favore lei sembra completamente disinteressata. Dice che non le fa nessun effetto. Abbiamo festeggiato la rielezione di Obama stappando una bottiglia di vino a letto. Lei, quando ha visto che puntavo ai piani bassi, non mi ha fermato. Poi però ha detto che le faceva solletico da morire. È normale? C’è qualcosa che posso fare per renderle l’esperienza un po’ meno esilarante?

Chettiridi

Alcune donne hanno complessi o insicurezze legate al corpo che rendono difficile rilassarsi e apprezzare il sesso orale ricevuto. Ma ci sono anche donne senza complessi né insicurezze a cui semplicemente quel tipo di sesso non piace. Se tua moglie è una che in generale sta bene con se stessa e col suo corpo, Chettiridi, forse devi crederle e basta quando ti dice che a lei il sesso orale non fa nessun effetto. Ma se davvero non le fa nessun effetto – e “nessun effetto” vuol dire anche che non le dà fastidio e non le smonta l’eccitazione – allora qualche volta potrebbe mettersi comoda e godersi l’effetto che fa a te.

Sono una ragazza di 22 anni e in vita mia ho sempre e soltanto raggiunto l’orgasmo con la fellatio. Il problema è che il mio ragazzo la fellatio non me la vuole fare! Ogni tanto mentre facciamo sesso io ci provo a buttarla lì, ma lui non collabora. Una volta mi ha detto che non me la vuole fare perché un’amica comune gli ha detto che non voglio che me la faccia. È vero che una volta a quell’amica l’ho detto, ma all’epoca io e lui stavamo insieme da pochissimo, e nel frattempo ho cambiato idea! Solo che adesso chiederglielo mi imbarazza troppo, mi sembra di elemosinare una fellatio. Aiutami, ti prego!

Tocca A Me

E tu magari al tuo ragazzo prova a chiedere un cunnilingus, TAM, anziché una fellatio. Se nemmeno così la situazione si sblocca – se insomma lui non comincia a leccartela – be’: MAES, Mandalo Affanculo E Stop.

(Traduzione di Matteo Colombo)

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