20 maggio 2020 17:33

Avvertenza. Il linguaggio di questa rubrica è diretto ed esplicito.

Ecco una domanda che non riguarda il covid-19. Sono femmina, bianca e queer, sposata in coppia semimonogama. Voto a sinistra, detesto l’odio e l’oppressione, e quando posso mi dedico all’attivismo. Ma trovo anche eccitanti gli squilibri di potere: figure autoritarie, uniformi, maschi boni che si fanno a vicenda. Con mio grande orrore, questo mio debole, aggiunto a troppi film sulla seconda guerra mondiale visti da bambina, hanno sempre fatto sì che il mio cervello (o la mia fica) trovasse eccitanti i nazisti. Ma che cazzo, no? Altre informazioni forse rilevanti: non mi interessano i giochi di ruolo con partner reali, sono quasi certa che questa inclinazione non rifletta alcun problema più profondo, sia sessualmente sia emotivamente sono abbastanza risolta. Non perfetta ma in buone condizioni, eccetera. E lo so: ciascuno ha i suoi gusti, i feticismi non vanno giudicati, godi come vuoi basta che non sei stronzo. Il problema è che io, di solito, per godermi le mie fantasie sessuali leggo racconti erotici su Internet. Mi piacerebbe sapere se secondo te cercare porno a tema nazista è discutibile come può esserlo, che so, la pornografia infantile. Sto sdoganando e banalizzando il fascismo?

– Freaking About Search Histories

Cercare pornografia infantile – cercarla online, scaricarla, collezionare immagini di bambini vittime di abusi sessuali – è problematico (nonché illegale) perché incrementa la domanda di pornografia infantile, provocando così ulteriori abusi sessuali. Il nesso causa-effetto è palese, FASH, le vittime esistono e il danno è calcolabile.

Ma se qualcuno potrebbe sentirsi a disagio scoprendo che quella signora tanto gentile, sposata, che fa tutta la beneficenza giusta, si masturba furiosamente leggendo di scopate fra nazisti, FASH, non per forza bisogna che si sappia. Non fai del male a nessuno – nemmeno quello presunto del provocare disagio – se in privato ti godi i racconti un po’ perversi che ti piacciono. E se di certo esistono nazisti veri che amano leggere racconti porno sui nazisti, chi si eccita pensando ai nazisti quasi sempre lo fa suo malgrado e indipendentemente dalle sue convinzioni politiche. Le fantasie sessuali trasgressive non ci eccitano perché violano (in modo sicuro e controllato) le regole e le aspettative sociali, FASH, ma perché ci permettono di violare anche l’idea che abbiamo di noi stessi. Una persona può fantasticare su nazisti che si scopano in divisa senza desiderare la loro ascesa al potere.

Era più facile, devo dire, chiudere un’occhio su chi come te ha un feticismo per i nazisti e allo stesso tempo è antinazista – fare spallucce e dire “come credi”, basta che lo fai in privato – prima che demagoghi razzisti, suprematisti bianchi e antisemiti cominciassero a sventolare la bandiera di Trump. Ma le fantasie non si scelgono, e frasi come “questa cosa non dovrebbe eccitarti” non hanno mai reso una fantasia meno eccitante. Se pensi alla quantità di romanzi, film e serie non erotici che ogni anno vengono sfornati dall’industria culturale – e che in alcuni casi realmente banalizzano il fascismo (parlo con te, Hunters) – sarebbe una follia tracciare una riga e dire: “Allora, questo racconto sui nazisti non va bene perché la signora laggiù si è masturbata in privato leggendolo”.

Francesca Ghermandi

Vivo in un quartiere densamente abitato. Ieri notte ho sentito i miei vicini fare sesso. Niente di insolito, vero? Mi considero una persona di vedute larghe, e ho sempre avuto e praticato la convinzione che se uno non può fare sesso rumoroso a casa sua, allora dove? Ma il sesso che ho sentito ieri notte era parecchio strano. Qualcuno, che ho immaginato essere un uomo cis, dominava qualcun altro, che ho immaginato essere una donna cis. I due vivono nell’appartamento di fronte al mio – diciamo un cinque o sei metri – e la finestra della mia stanza da letto dà sulla loro. Ho sentito parecchie violenze verbali, rumore di percosse, insulti, ordini e qualche pianto. Si capiva che era una cosa consensuale – era chiaro che lei si divertiva – e ho origliato abbastanza da assistere al ritorno all’equilibrio post-coitum. Insomma tutto bene. Solo che per me, fisicamente, è stato come se le violenze fossero vere. Ho cominciato a tremare, e dopo non riuscivo ad addormentarmi. Meno male che ho continuato ad ascoltare. Mi ha aiutato a riprendermi. Quel che voglio dire, in pratica, che le coccole del dopo sarebbero servite a me. Stamattina sono ancora qui che ci penso, e non vorrei che nella mia vita il turbamento causato dal sesso dei miei vicini diventasse una presenza fissa. Mi interrogo sugli aspetti etici della questione: i feticisti hanno l’obbligo di limitare i suoni da cui il prossimo può essere turbato o qualsiasi atto sessuale può potenzialmente turbare chi ascolta? Sto facendo due pesi e due misure? Tu cosa ne pensi?

– The Vanilla Neighbor

Hai cominciato ascoltando per caso un rapporto sessuale bdsm e sei finita a origliare, ovvero sei passata dal sentire accidentalmente i vicini che scopavano ad ascoltarli con intenzione mentre lo facevano. E hai sentito il bisogno di farlo. Quei suoni ti erano sembrati violenti, ma continuando ad ascoltarli ti sei convinta che fosse sesso consensuale, e ascoltando fino in fondo – fino alle coccole – la tua convinzione ha trovato conferma. Insomma, TVN, per la tua serenità hai dovuto ascoltare. Ma la prossima volta non non ne avrai bisogno. Se sentire i vicini che scopano ti turba, tu non li ascoltare. Chiudi la finestra, alza la musica o vatti a fare due passi ascoltando un podcast.

Ciò detto, TVN, sollevi una questione etica interessante: chi fa sesso creativo – specie se comprende violenze verbali e percosse consensuali – ha il dovere di tenere basso il volume? Io penso che i vicini vadano rispettati, TVN, ma che chiunque abbia il diritto di fare sesso a casa sua, e non sempre il sesso tradizionale è silenzioso. Ma quando il sesso di coppia può facilmente essere scambiato per una violenza fisica o psicologica, la coppia in questione può magari a sua volta chiudere la finestra o alzare la musica, non solo per non turbare i vicini, ma per evitare di dover spiegare i propri gusti sessuali alla polizia.

Per la cronaca: a chi ama le frustate con il cuoio consiglierei di trovarsi una cantina insonorizzata (perché fanno tanto rumore) mentre a chi si squarcia i polmoni durante la penetrazione vaginale direi di trovarsi uno scatolone insonorizzato (perché anche certe urla fanno tanto rumore). Oppure la inviterei a scopare alle otto di sera, quando quasi tutti sono svegli, anziché alle due del mattino quando quasi tutti dormono. (Ascoltare le urla di chi scopa può essere fastidioso, ma esserne svegliati è peggio). Due pesi e due misure? Forse. Ma in questo caso approverei.

Possiamo tornare a scopare? Potremo a breve? Quando possiamo ce lo dici tu, ok?

– Getting Really Impatient. Need Dick. Really.

No. Prima o poi. Ok.

Savage love è una rubrica di consigli sessuali e di coppia pubblicata su The Stranger.

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