10 giugno 2020 17:51

Avvertenza. Il linguaggio di questa rubrica è diretto ed esplicito.

Ciao a tutti! Il 4 giugno c’è stato il primo Savage Love in live streaming, e mi sono divertito come un matto! Tantissimi lettori e ascoltatori del podcast si sono radunati su Zoom per uno scambio di domande e risposte durante il quale sono stati raccolti più di 14mila dollari per la Northwest Harvest, un’associazione che sostiene le banche alimentari nello stato di Washington. Ho ricevuto più domande di quelle a cui potevo rispondere nel tempo a disposizione, perciò ne infilerò il più possibile nella rubrica di questa settimana. Procediamo.

È un campanello d’allarme o un segnale che il sentimento diventa più profondo o di problemi a impegnarsi se il tuo partner non ti dice mai che ti ama?

Sento gente parlare di storie durate tre mesi come di “relazioni stabili”. Dando per scontato che tu non sia così – che con questo tizio ci abbia passato più di un anno – e che gli abbia già detto “ti amo” e lui no, be’, non è un buon segno. Ma non lo definirei un campanello d’allarme. I campanelli d’allarme sono le avvisagli di abusi fisici o emotivi; non sentirsi dire “ti amo” da chi ami non è bello, lo so (ci sono passato), ma amore, non significa che sei in pericolo. E nemmeno dimostra che il compagno ha problemi di attaccamento o a impegnarsi; magari affezionarsi o impegnarsi con te non gli interessa. Qualunque sia l’ipotesi, se ti rende infelice stare con uno che non riesce a dirti “ti amo”, allora non ci devi stare.

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Si può di nuovo conoscere gente/scopare a caso in tranquillità? Sarà di nuovo possibile? Sono poli ma vivo da sola, e non faccio sesso da tre mesi. AIUTO!

Benché quasi ovunque le autorità sanitarie consiglino di fare sesso solo con i conviventi – mamma e papà esclusi – nei Paesi Bassi suggeriscono agli olandesi single e arrapati di trovarsi delle “amicizie sessuali”. Uno scopamico, da incontrare per far sesso, possibilmente che non abbia interazioni con troppe persone. Se trovi qualcuno di cui ti fidi – e stai con qualcuno di cui ti fidi – allora smezzate.

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Il fidanzato con cui sto per sposarmi ha una ex che proprio non se ne fa una ragione. Lui l’ha bloccata sui social, ma sua madre continua a seguirla e sono amiche, si sentono almeno una volta al mese. Like, commenti e via dicendo. Posso parlarne con la madre del mio fidanzato o sono argomenti da evitare?

Perché fai la guardia ai social dell’ex del tuo futuro marito? Nel senso: se non la spiassi su Instagram, non sapresti che il tuo futuro marito lika e commenta le sue foto. La madre del tuo fidanzato è una donna adulta che su Instagram può seguire chi le pare. E se non vuoi farle pensare che quella pericolosa sei tu, ti sconsiglio di parlargliene. Cambia tu, se vuoi che cambi la ex del tuo fidanzato: volta pagina.

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Ho sempre voluto chiederti di più sui tuoi trascorsi con la circoncisione.

I miei trascorsi con la circoncisione non sono interessanti: ho assistito a una sola circoncisione (la mia), non ne ho mai praticata una (che io ricordi), e nelle selve ho incontrato uomini sia circoncisi sia non (e ho apprezzato tutti).

Illustrazione di Francesca Ghermandi

Io e mia moglie, lesbiche, abbiamo appena scoperto di aspettare un maschietto! Siamo emozionatissime ma abbiamo dubbi sul pene. Mia moglie vuole farlo circoncidere perché dice che se non è circonciso negli spogliatoi lo prendono in giro. È vero? Succede spesso che i giovani maschi si guardino il pisello a vicenda?

Sono anni che il tasso di circoncisioni tra i neonati cala, e oggigiorno poco più della metà viene circoncisa alla nascita. Per cui se anche i maschietti si confrontassero il pisello nello spogliatoio, vostro figlio non sarà solo. E per la cronaca: la American Academy of Pediatrics sconsiglia la circoncisione, e i presunti benefici per la salute – un minor rischio di infezioni del tratto urinario e di alcune infezioni sessualmente trasmesse – non sono argomenti abbastanza convincenti per sostenere la circoncisione sistematica dei neonati. E se è vero che le complicanze sono rare (1,5 per cento), vanno da infezioni facilmente risolvibili all’amputazione del glande, alla necrosi del pene per arrivare alla morte. Rischiare la vita e la più importante parte del corpo di tuo figlio per evitargli qualche imbarazzo nello spogliatoio a me non sembra sensato, specie dal momento che tuo figlio non può dare il suo consenso.

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Il mio compagno vuole che io (F) lo penetri! Urrà! Consigli? Lui è super sexy. Grazie! Sei un grande!

Un bel clistere! Tanto lubrificante! Un passo alla volta! Fate un video per il festival HUMP!

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Sono un maschio bisessuale della California. Quand’è il momento giusto per dire a una persona con cui mi vedo da poco che sono bisessuale? E come si fa?

Se accenni alla tua bisessualità giù sulle app - dove ormai si forma la maggior parte delle coppie - non dovrai dire che sei bisessuale dopo qualche incontro. Se conosci una persona alla vecchia maniera (studio, lavoro, tramite amici), diglielo subito. Non c’è niente di cui vergognarsi, né da annunciare con prudenza. E stare con qualcuno che non accetta e non apprezza la tua sessualità fa male alla salute mentale; più esplicito sei sulla tua bisessualità, meno ti capiterà di finire con gente che ha problemi al riguardo. Aumenta le probabilità di trovare una persona che ha il feticcio della bisessualità, va da sé, ma dovendo scegliere tra un partner che disapprova (e sorveglia) e uno che sbava (e vuole guardare), secondo me ti va meglio con chi sbava.

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Sono una donna poliamorosa. Il mio bozzolo sessuale da quarantena contiene me e i miei due compagni, che chiameremo A e B. Il compagno B ha un’altra partner femmina che chiameremo C. Siccome siamo comunque già “congiunti”, cambierebbe qualcosa se facessi sesso a tre con B e C?

Se B si scopa C e tornando a casa scopa te, dopodiché tu corri nella stanza accanto da A, allora C, sostanzialmente, nel tuo bozzolo sessuale c’è già. Più si allarga il bozzolo, più sono le persone con cui entri in contatto, più aumenta il rischio di contrarre e/o diffondere il covid-19. Teoricamente, se scopate tutti insieme, C dovrebbe venire a vivere con te, A e B. Ma non fare a tre con B e C mentre B si scopa C non terrà te e A al riparo da quel che B potrebbe prendersi da C.

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Sono un gay nero newyorkese. Due mesi fa ho perso l’uomo con cui stavo da diciassette anni a causa del covid-19. Ho una rete solida di persone che mi sostengono, ma in questo momento il colpo è particolarmente duro perché il mio compagno era politicamente molto attivo e sosteneva la lotta delle persone nere e marroni. Sono in terapia, ma tu hai qualche consiglio o lettura su come affrontare una simile perdita in mezzo a questo caos?

Le mie condoglianze, e scusa se durante lo streaming mi è sfuggita la tua domanda. Mi fa piacere tu abbia una solida rete di sostegno e stia lavorando con la terapia. Se ti serve altro aiuto, il/la terapista dovrebbe essere in grado di consigliarti un gruppo online per l’elaborazione del dolore. E aggiungerò che… il dolore non è una cosa che si “affronta” e poi finita lì. Lo portiamo con noi per sempre. E il tempo, per esperienza personale, non alleggerisce il carico. Ma più avanziamo con questo carico più ci rafforziamo e meno il carico fa sentire il suo peso. Ti sono vicino.

Ti leggo da tanto e sono iscritto al tuo podcast! Per farla breve: siamo sposati e felicemente semimonogami, e sentiamo dire che i sex toys non vanno condivisi in nessuna circostanza. Tu come la pensi al riguardo?

I sex toys non vanno condivisi se non sono puliti, ed è meglio non siano fatti di materiali porosi, difficili o impossibili da pulire. Ma se tu, mettiamo, hai un toy di silicone che può andare in lavatrice, be’, quel toy lì si può condividere. Una coppia che condivide i fluidi corporei può condividere in tranquillità anche i sex toys, a patto che questi non passino da un culo a una vagina senza essere puliti. Meglio anche evitare di usare un dildo sul/sulla consorte per poi infilarlo nell’ospite di turno. Ma seguendo queste semplici regole – toys puliti, niente culo-poi-vagina, niente toys usati su terzi o da terzi su partner principali – i toys si possono condividere in tutta sicurezza.

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Sono una lesbica trans venticinquenne di Chicago. Due settimane fa ho fatto una lunga videochat con una donna conosciuta alla Chicago Age Players Convention - una specie di Mister Leather internazionale, ma per _adulti-neonati__amanti dei pannolini - e ci siamo piaciute un sacco. Ci siamo sentite sul punto di fare inversione a U nonostante la quarantena. Abbiamo perfino parlato di vederci. Ma da allora non l’ho più sentita. Ho provato a messaggiarla e chiamarla. La mia domanda è: cosa devo fare? Come faccio a riallacciare il filo?_

Non puoi riallacciare il filo se a lei non interessa riallacciarlo. So che è brutto, ma hai già fatto tutto quello che potevi: messaggi, telefonate. Lei sa che sei interessata, e tu devi accettare il fatto che la sentirai solo se vorrà risentirti. Sperando non sia successo nulla e che stia bene. Sparire così non mi sembra mai una bella cosa, ma è un momento difficile per molte persone, e c’è chi sparisce anche se di solito non sparirebbe. Se quando la risenti si scusa - sempre che si faccia risentire - non rinfacciarle la sua sparizione. Se invece non la senti più, be’, allora non era la persona che speravi.

Ok, grazie a tutti quelli che hanno comprato un biglietto per il Savage Love in streaming! Tutti i ricavati – fino all’ultimo centesimo – sono andati alla Northwest Harvest. Se state leggendo e siete in vena di donare, potete farlo alla Northwest Harvest da qui: northwestharvest.org/donate.

(Traduzione di Matteo Colombo)

Savage love è una rubrica di consigli sessuali e di coppia pubblicata su The Stranger.

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