07 luglio 2021 16:10

Avvertenza. Il linguaggio di questa rubrica è diretto ed esplicito.

Il primo giovedì di ogni mese organizzo il sack lunch (pranzo al sacco), un appuntamento online riservato agli abbonati magnum del Savage lovecast. Raccolgo domande, invito gli ascoltatori a rispondere insieme e ci divertiamo parecchio. Questa settimana la rubrica è dedicata ad alcune delle domande rimaste in sospeso durante il Savage lovecast sack lunch di questo mese.

Mio figlio è etero, carino, in gamba, ha 25 anni e degli amici. Nessuno l’ha mai baciato. Ho il sospetto che sia terrorizzato, ma con lui non posso parlarne. È meglio che lo faccia suo padre? Deve rivolgersi a una professionista del sesso? Rischia di minare la sua sicurezza in se stesso?

Tuo figlio ha degli amici ed è un buon segno. Non solo significa che sa rapportarsi agli altri, mamma, ma anche che nella sua vita ci sono persone con cui può confidarsi sulla sua vita sessuale e chiedere consiglio. Puoi e devi chiedergli se c’è qualcosa di cui vorrebbe parlare – per mantenere aperti i canali di comunicazione – ma è perfettamente possibile che a tuo figlio il sesso non interessi (potrebbe essere asessuale) o che abbia una vita sentimentale e/o sessuale di cui con mamma e papà, per validi motivi, non vuole parlare, per esempio perché gli piace fare lo schiavetto vestito di gomma, o perché gli tira solo con indosso un costume da peluche, o perché ha una relazione poliamorosa a tre di cui non è pronto a parlarvi. Se è felice, lasciatelo fare.

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Esiste un modo sicuro per ingrandire il clitoride?

Guarda, te lo cerco io su Google. Toh, c’è perfino una voce Wikipedia, come sospettavo, che di modi per ingrandire il clitoride ne elenca tre: le creme al testosterone (da applicare direttamente sul clitoride); gli integratori di testosterone (da iniettare); e le cosiddette pompe clitoridee, che sono poi delle ventose. Le iniezioni di testosterone sono le più efficaci – come può confermarti qualsiasi uomo trans – ma possono avere altri effetti “mascolinizzanti” non richiesti. Le pompe clitoridee, come quelle per il pene, possono ingrandire il clitoride temporaneamente, ma un uso eccessivo o troppo energico – su un cazzo come su un clitoride – può danneggiare i tessuti erettili.

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So cos’è la demisessualità – l’idea che alcuni non riescano a stabilire un legame sessuale se non in presenza di un coinvolgimento emotivo o sentimentale – ma vogliamo parlare del fenomeno opposto? Io perdo interesse per le persone che arrivano a conoscermi, e il desiderio sessuale si trasforma presto in quello di essere semplici conoscenti.

Non solo c’è un termine per definire le persone come te, che quando conoscono una persona smettono di desiderarla, ma anche una bandiera dell’orgoglio, perché quelle non bastano mai: in inglese il termine è fraysexual o ignotasexual, traducibile come “estraneosessuale” o “ignotosessuale” (ma in giro si legge anche “fraysessuale”), spiega Lgbta.wikia.org. I indica “l’orientamento, nello spettro dell’asessualità, di chi prova attrazione sessuale solo per persone con cui non ha un legame profondo, e la perde a mano a mano che le conosce”. I colori del tuo orgoglio sono azzurro, ciano, bianco e grigio (ormai ci sono così tante bandiere dell’orgoglio, e ne spuntano di nuove a una tale velocità, che per un attimo ho pensato avessero creato un generatore di bandiere Pride online. Avevo ragione: myflag.lgbt.)

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Cosa diresti a una persona che aveva una relazione poli e in quanto terza si è fatta spezzare il cuore?

Poi passa.

Illustrazione di Francesca Ghermandi

Mio marito (gay, 29 anni) mi accusa continuamente di tradirlo e cose simili da quando stiamo insieme, cioè sei anni. All’inizio non era così, ma con il tempo è peggiorato. Adesso il risentimento che provo nei suoi confronti è tale che sta distruggendo il rapporto. Mi sento prigioniero in coppia. Ha voluto tracciare il mio telefono per evitare che facessi spostamenti “non approvati”, e se non gli dico tutto quel che faccio si arrabbia. Ormai l’intimità con lui mi ripugna. Nemmeno mi va di sfiorarlo. Andiamo da un terapista di coppia, ma la cosa non sta eliminando il risentimento. Come posso superarlo? Oppure faccio quel che mi dice il cervello e chiedo il divorzio?

Chiedi il divorzio e stop: non solo farai un favore a te stesso, ma lo farai probabilmente anche al futuro ex. Perché il dolore di essere lasciati è l’unico incentivo che può spingere una testa di cazzo gelosa e autoritaria come tuo marito a farsi aiutare.

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Cosa significa, nella pratica, essere “in buone condizioni? Ho problemi di depressione (diagnosticati un anno e mezzo fa) e ancora non ci capisco molto. Non potendo nemmeno dire a un potenziale partner che tipo di caos deve aspettarsi da me, dal momento che non mi conosco, non mi sento nelle condizioni di fare nuove conoscenze. Gli amici dicono che mi giudico troppo severamente. Tu cosa ne pensi?

Neanche io capisco molto di tutto. Ho le mie difficoltà e porto con me il mio personalissimo caos ovunque vada, a letto, nelle serate di sesso, eccetera. Ma mi piace pensare di essere in buone condizioni, o sufficientemente buone. So che sembra un cane che si morde la coda, ma uno dei modi in cui capisco di essere in condizioni adatte a portare avanti una relazione è il fatto di avere una relazione che in un modo o nell’altro riesco a portare avanti. Se qualcuno decide di stare con te – potendo scegliere se farlo o meno – vuol dire che ti ritiene in buone condizioni. È un sì che puoi e devi accettare, ma che non otterrai mai se non ti concedi di conoscere gente. Prima o poi dovrai correre il rischio – probabilmente più di una volta – di scoprire se sei o meno in buone condizioni. Credo sia un buon segno che i tuoi amici – che ti vogliono bene e ti conoscono – pensino tu sia in condizioni di metterti sulla piazza e provare (mi rendo conto che la capacità di portare avanti una relazione non è, di per sé, la prova che una persona sia in buone condizioni. Ci sono relazioni tossiche, violente, di codipendenza e quant’altro. Lasciare un rapporto malato, mantenerne uno sano: in entrambi i casi, può essere la prova che si è in buone condizioni).

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Relazioni a distanza: come si fa a scegliere fra il trasferirsi oltremare, in un altro paese, sradicando la propria vita per un rapporto, e rimanere vicino ad amici, parenti e cose familiari? Mi sono trasferita nel Regno Unito prima che cominciasse la pandemia, e cerco di non scaricare sul rapporto la colpa di aver passato un anno di merda, senza poter uscire di casa né farmi degli amici in un nuovo paese. Mi sono trasferita che stavamo insieme da un anno. Ho nostalgia di casa, dei miei amici, ho perso mio padre e ho il terrore che il rapporto possa naufragare dopo che avremo messo su famiglia. A quel punto mi ritroverei bloccata in questo paese per stare vicino ai figli. Sì, sono in terapia. Ma mi sa che mi serve una _doccia di realtà alla Savage__._

Mi spiace molto per tuo padre. Ti consiglierei di fare un bel respiro – decine di volte al giorno – e di prenderti un altro anno. Una volta che sarai riuscita a trovare lavoro e a farti degli amici, vedrai le cose con più chiarezza. Se tra di voi andrà ancora bene e ti sentirai più a casa, perfetto. Rimani lì. Ma se ti sentirai ancora infelice e piena di dubbi, be’, converrà chiudere il rapporto e tornare a casa. Nel frattempo suggerirei di proseguire la terapia, ricordandoti di usare il più efficace metodo anticoncezionale a disposizione, che il servizio sanitario inglese offre gratuitamente (e non per scoraggiarti né influenzarti, ma eliminare il rischio che un rapporto finisca o si guasti dopo aver messo su famiglia, o se per questo anche prima, è impossibile).

(Traduzione di Matteo Colombo)

Savage love è una rubrica di consigli sessuali e di coppia pubblicata su The Stranger.

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