20 marzo 2016 14:31

Carpooling, pedaggi, nuove strade: per combattere il traffico le città hanno adottato soluzioni diverse, ma nessuna davvero efficace. Il problema rimane lo stesso: troppi veicoli per la rete viaria. Uno studio, pubblicato sulla rivista Nature Communications, suggerisce una strategia innovativa: intervenire sul percorso scelto dai guidatori.

Lo studio si basa sull’analisi dei dati ricavati dalla tracciatura dei telefoni cellulari, che hanno permesso di ricostruire in dettaglio i volumi e la distribuzione del traffico. Serdar Çolak, Antonio Lima e Marta González hanno utilizzato anche mappe stradali estratte dal sito web OpenStreetMap. I ricercatori hanno studiato due città degli Stati Uniti, Boston e San Francisco, due del Portogallo, Lisbona e Porto, e una del Brasile, Rio de Janeiro. Come periodo è stata scelta l’ora di punta della mattina, tra le 7.30 e le 8.30.

Nel modello ogni guidatore sceglie il percorso ottimale, cioè quello più breve quando non c’è traffico. I ricercatori hanno manipolato il modello, facendo per esempio scegliere ad alcuni guidatori un percorso più lungo. Se alcuni veicoli seguivano il percorso alternativo, il traffico diminuiva, in alcuni casi con riduzioni fino al 30 per cento del tempo perso per la congestione. In altre parole un sacrificio di alcuni guidatori di pochi minuti, portava al beneficio di molti.

Come si dovrebbe attuare questa scelta cooperativa, non individualista, del percorso?

Secondo i ricercatori, in futuro si potrebbe istituire un sistema centralizzato di assegnazione dei percorsi alle singole auto. Se sulle strade fossero presenti veicoli robotizzati, questi dati potrebbero essere incorporati nei mezzi. Eventualmente, un sistema di incentivi economici potrebbe premiare chi si sacrifica per il bene delle collettività, per ridurre lo spreco di tempo, soldi ed energia dovuto al traffico.

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