23 dicembre 2016 15:43

Per un paziente anziano, ricoverato in ospedale, potrebbe essere meglio rivolgersi a una dottoressa che a un dottore. Uno studio, svolto negli Stati Uniti, ha trovato un leggero vantaggio in termini di nuovi ricoveri e mortalità per i pazienti seguiti da una donna medico.

Il vantaggio è piccolo, ma non trascurabile: considerando dieci milioni di ricoveri, se tutti i medici applicassero l’approccio femminile, morirebbero 32mila persone in meno. Dall’analisi statistica i ricercatori hanno concluso che l’effetto probabilmente è reale e non casuale. Yusuke Tsugawa e colleghi hanno analizzato i dati relativi a oltre 1,5 milioni di ricoveri, seguiti da oltre 57mila medici, di persone con 65 anni di età o più anziani. Hanno anche incluso nella loro analisi diversi tipi di malattie, con gravità variabile.

Secondo gli autori, è importante capire le particolarità nelle cure fornite dai professionisti. Studi precedenti hanno trovato alcune differenze. Per esempio, le dottoresse tendono ad applicare di più la medicina delle prove di efficacia, che incorpora nella pratica medica le conoscenze scientifiche. Se si riuscisse a capire in che cosa consistono le differenze tra le cure fornite dagli uomini e dalle donne, si potrebbe migliorare il trattamento per tutti i pazienti, “indipendentemente da chi fornisce le cure”, scrivono gli autori. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Jama Internal Medicine.

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