I colloqui per la pace in Sud Sudan si concludono senza un accordo

I negoziati che si sono svolti ad Addis Abeba, in Etiopia, sono stati aggiornati, ma non è stata fissata la data per il prossimo incontro

Per i mediatori, il fallimento dei negoziati di pace in Sud Sudan è “inaccettabile”

I mediatori dei colloqui di pace tra il governo del Sud Sudan e i ribelli hanno definito “inaccettabile” dal punto di vista morale e politico l’incapacità delle parti di raggiungere un’intesa. Il primo ministro etiope, Hailemariam Desalegn, a capo dell’Igad, l’organismo regionale dei paesi dell’Africa dell’est che ha organizzato i colloqui, ha accusato i leader sudsudanesi di aver tradito il loro popolo. La loro mancanza di azione, ha detto Hailemariam Desalegn in una lettera aperta rivolta ai sudsudanesi, prolungherà la sofferenza e una guerra insensata.

Il presidente Salva Kiir e il leader dei ribelli, il suo ex vice Riek Machar, non sono riusciti a trovare un accordo per mettere fine alla guerra entro la scadenza del 5 marzo. Gli ulteriori colloqui condotto il 6 marzo non hanno prodotto alcun risultato. La dichiarazione dei mediatori si conclude con l’augurio che la promessa di pace si possa mantenere nel prossimo futuro, ma non si specifica se sono in programma ulteriori colloqui. Bbc

I colloqui per la pace in Sud Sudan si concludono senza un accordo

I colloqui di pace tra il governo e i ribelli del Sud Sudan sono stati aggiornati, ma non è stata fissata la data del nuovo incontro. Lo ha confermato un mediatore presente durante i negoziati ad Addis Abeba, in Etiopia, organizzati dall’Igad, l’Autorità intergovernativa per lo sviluppo. Il 1 febbraio il presidente Salva Kiir e il leader dei ribelli, il suo ex vice Riek Machar, avevano firmato un accordo per mettere fine alla guerra civile in corso da più di un anno. Il governo aveva denunciato la violazione dell’accordo il 10 febbraio, quando i ribelli avevano bombardato alcune sedi governative nella città di Bentiu, nel nord del paese.

I combattimenti in Sud Sudan sono cominciati nel dicembre del 2013, a causa di una crisi politica in seguito alla quale Kiir aveva allontanato Machar. Il conflitto ha rafforzato le divisioni etniche tra dinka e nuer e la lotta per il controllo delle risorse. Reuters

I negoziati di pace per il Sud Sudan in corso in Etiopia sono stati aggiornati senza che sia stato raggiunto un accordo. Reuters

I negoziati di pace per il Sud Sudan in corso in Etiopia si sono conclusi senza che sia stato raggiunto un accordo. Reuters

L’Onu approva una risoluzione sul conflitto in Sud Sudan

Il consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha approvato all’unanimità una risoluzione sul conflitto in Sud Sudan. Nato da una proposta degli Stati Uniti, nel testo sono previste sanzioni contro chi minaccia la stabilità del paese, commette crimini umanitari oppure ostacola l’arrivo di aiuti alla popolazione. Le persone colpevoli di queste azioni potranno ricevere sanzioni economiche ma anche il divieto a uscire dal paese. Nella risoluzione manca un regolamento per fermare le armi che transitano nel paese e che alimentano il conflitto: l’embargo sarebbe stato approvato dagli europei, ma l’amministrazione statunitense era contraria a inserirlo nella risoluzione.

Secondo l’ambasciatore del Sud Sudan presso le Nazioni Unite le sanzioni rischiano però di ostacolare il processo di pace in corso nel paese e ha chiesto al consiglio di sicurezza di non renderle effettive. Afp, Misna

Bombardata dai ribelli una città nel Sud Sudan

I ribelli del Sud Sudan hanno bombardato alcune sedi governative nella città petrolifera di Bentiu, nel nord del paese. Il ministro della difesa, Kuol Manyang, ha promesso una risposta: “È una violazione dell’accordo di cessate il fuoco, ci difenderemo”.

La settimana scorsa era stato firmato nel paese il settimo accordo di cessate il fuoco, tra il presidente del Sud Sudan Salva Kiir e il leader dei ribelli Riek Machar. Afp

Tregua in Sud Sudan
Firmato un accordo per la pace in Sud Sudan

Il presidente del Sud Sudan Salva Kiir e il leader dei ribelli Riek Machar hanno firmato alla mezzanotte del 1 febbraio un accordo per mettere fine a un conflitto che dura da più di 15 mesi.

Secondo l’accordo, entrato in vigore oggi, Kiir rimane il presidente, mentre Machar sarà vicepresidente. L’intesa di Arusha, dal nome della città tanzaniana dove sono avvenuti i negoziati, prevede la possibilità di reintegrare nel governo i dirigenti del movimento di liberazione popolare del Sudan (Splm) rimossi dopo l’inizio del conflitto armato nel dicembre 2013.

Machar ha dichiarato che le parti dovranno tenere diversi colloqui per discutere delle funzioni del nuovo governo: “È un accordo parziale, perché non abbiamo risolto le questioni più critiche”, ha dichiarato. Kiir e Machar hanno anche aderito a un nuovo cessate il fuoco, già previsto dalla tregua firmata nel gennaio 2014, ma frequentemente violato.

Secondo l’Onu nel conflitto sono morte diecimila persone e 1,5 milioni di sudsudanesi sono dovuti fuggire dalle loro case. Reuters, Misna

Il presidente del Sud Sudan incontra il leader dei ribelli per mettere fine alla guerra civile

Il presidente del Sud Sudan Salva Kiir ha incontrato il leader dei ribelli, il suo ex vice Riek Machar, durante il nuovo giro di colloqui di pace nella capitale dell’Etiopia Addis Abeba, per cercare di mettere fine alla guerra civile che dura da tredici mesi.

L’incontro si è svolto alla presenza dei leader dei paesi dell’Africa orientale, che il 30 e il 31 gennaio parteciperanno al summit dell’Unione africana.

I due rivali si erano già incontrati all’inizio del mese in Tanzania, dove avevano firmato il sesto cessate il fuoco in un anno. Ma i combattimenti sul campo tra le milizie fedeli ai due leader non si sono fermati.

Abbonati a Internazionale per leggere l’articolo.
Gli abbonati hanno accesso a tutti gli articoli, i video e i reportage pubblicati sul sito.
Sostieni Internazionale
Vogliamo garantire un’informazione di qualità anche online. Con il tuo contributo potremo tenere il sito di Internazionale libero e accessibile a tutti.