03 marzo 2015 18:43

Dalla mezzanotte del 15 febbraio nell’est dell’Ucraina è in vigore una tregua, che prevede il ritiro dell’artiglieria pesante dal fronte per creare una zona di sicurezza di almeno cinquanta chilometri. Ma nella regione di Donetsk i separatisti filorussi continuano a tenere delle esercitazioni militari con le armi pesanti, in vista di possibili combattimenti contro l’esercito governativo, come si vede nel video della Reuters.

I ribelli usano le armi rubate all’esercito governativo nelle battaglie precedenti. L’esercito di Kiev li accusa di aver solo fatto finta di ritirare l’artiglieria, ma in realtà di averla nascosta per usarla appena possibile.

Molti filorussi, nei mesi precedenti, hanno cominciato a fare i soldati solo da pochi mesi. “Prima ognuno lavorava per conto suo. E adesso tutti vengono qui ad addestrarsi, perché dobbiamo difenderci da soli”, dichiara alla Reuters uno dei ribelli.

Nel frattempo a Donetsk i residenti stanno sfruttando il cessate il fuoco per controllare i danni alle loro case, ridotte in macerie e derubate dagli sciacalli. “A nessuno piace la guerra, che altro posso dire? Prima stavamo bene, lavoravamo. Perlomeno siamo vivi, grazie a Dio”, dichiara un abitante della città.

Dopo un fine settimana tranquillo, nelle ultime 24 ore la tregua è stata violata di nuovo: tre soldati ucraini sono stati uccisi e nove sono rimasti feriti nei combattimenti contro i separatisti. Lo confermano fonti militari di Kiev. Reuters