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Cinque artisti da non perdere al festival Club to Club

Gli Autechre. (Warp)

Il Club to Club di Torino è ormai il più importante e ricco festival di musica elettronica in Italia. La manifestazione, arrivata alla sua sedicesima edizione, quest’anno si tiene dal 2 al 6 novembre a Torino.

Si svolge in diversi luoghi del capoluogo piemontese: al Lingotto, alla Reggia di Venaria, all’Hotel Ac Marriott Lingotto, a Piazza Madama Cristina e nel quartiere di San Salvario. Il programma è molto ricco e quindi bisogna scegliere. Ecco cinque opzioni per i più indecisi.

Shye Ben Tzur, Jonny Greenwood & The Rajastan Express
Chi. Il progetto Junun è stato un gran bella sorpresa. Il disco, uscito nel 2015, è nato in seguito a una collaborazione tra il compositore israeliano trapiantato in India Shye Ben Tzur, il chitarrista dei Radiohead Jonny Greenwood e il collettivo indiano The Rajastan Express. È stato registrato nel Forte Mehrangarh, su una collina nelle vicinanze di Jodhpur, all’interno dello stato federato del Rajasthan, un luogo antico e suggestivo. Mescola musica qawwali e indiana con suggestioni di sufismo. I brani, scritti tutti da Ben Tzur, esaltano la bravura dei musicisti indiani. Greenwood non è al centro della scena, ma la sua chitarra ogni tanto viene fuori e aggiunge modernità all’insieme. Viste le premesse, dovrebbe essere un gran concerto.

Quando. Sabato 5 novembre, alle 22.00 (Lingotto, Main stage).


Arca
Chi. Il venezuelano Arca, al secolo Alejandro Ghersi, è ormai uno dei punti di riferimento dell’elettronica mondiale. Da produttore, ha lavorato con Kanye West, FKA Twigs e Björk, e ha già alle spalle tre album, tre ep e diversi mixtape. La sua musica è dissonante e spesso difficile da digerire. Ma per chi ha la pazienza di entrarci dentro, e il coraggio di affrontare certi passaggi sonori un po’ cyberpunk, può regalare grandi soddisfazioni. Al Club to Club Arca sarà accompagnato da Jesse Kanda, artista visuale che cura i suoi videoclip e la scenografia dei suoi spettacoli dal vivo. Insieme hanno creato un’estetica disturbante e futurista. Come dice lo stesso Arca, la sua musica è “insieme maschio bianco, diva latina e creatura del futuro”.

Quando. Giovedì 3 novembre, all’1.00 (Lingotto, Sala gialla).


Autechre
Chi. Gli Autechre sono Sean Booth e Rob Brown, due dj di Manchester, nomi storici dell’elettronica britannica. Il loro primo album, il capolavoro Incunabula, è del 1993. La loro musica, pubblicata dall’etichetta Warp, la stessa di Aphex Twin e Boards Of Canada. Gli Autechre hanno portato nel nuovo millennio le sonorità di nomi storici dell’elettronica come Brian Eno, Tangerine Dream e Kraftwerk. Dopo aver esplorato territori a cavallo tra techno, ambient e hip hop, il gruppo si è spostato verso territori sempre più sperimentali. L’ultimo disco, elseq 1-5, dura quattro ore ed è una bella sfida anche per gli ascoltatori più attenti. Per gli spettatori più esigenti, questo è il concerto da non perdere.

Quando. Venerdì 4 novembre, alle 4.00 (Lingotto, Main stage).


Nan Kolè
Chi. Uno dei punti di forza del Club to Club è quello di rappresentare bene l’elettronica italiana. Anche quest’anno diversi musicisti italiani sono presenti nel programma, da Jolly Mare al rapper Ghali. Tra questi nomi spicca il produttore romano Nan Kolè, al secolo Francesco Cucchi, che ha il merito di aver portato in Europa il gqom, una musica elettronica cupa e percussiva nata nelle periferie di Durban, in Sudafrica. Nan Kolè ha raccolto il meglio del gqom in una compilation intitolata Gqom oh! The sound of Durban. Internazionale l’ha intervistato, se volete approfondire la sua storia. Sul palco del Club To Club, Nan Kolè si esibirà insieme al ventenne sudafricano Dj Lag, all’anagrafe Lwazi Asanda Gwala, il principale pioniere del gqom.

Quando. Venerdì 4 novembre, alle 4.00 (Lingotto, Sala gialla).


Swans
Chi. Vedere dal vivo gli statunitensi Swans, guidati dallo sciamanico frontman Michael Gira, è un’esperienza particolare. La loro musica, sospesa tra rock e industrial, è ipnotica, straniante, con canzoni dilatate. È difficile distinguere un brano da un altro, ma è altrettanto difficile non rimanere impigliati nella ragnatela sonora costruita dalla band. Sulle scene dagli ottanta, gli Swans nell’ultimo periodo hanno pubblicato musica con discreta regolarità: dopo la reunion nel 2010, hanno fatto uscire un disco ogni due anni. Se dovete sceglierne uno, andate dritti sul monumentale The seed. Ah, se andate al concerto mettetevi i tappi per le orecchie, i volumi degli Swans di solito sono illegali.

Quando. Venerdì 4 novembre, alle 20.45 (Lingotto, Main stage).


Per il programma completo del festival e gli orari dei concerti si può consultare il sito del Club To Club.

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