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Il mondo in breve

Abitanti di Città del Messico in strada dopo la scossa di terremoto, il 7 settembre 2017. (Pedro Pardo, Afp)
  • Il terremoto di magnitudo 8,2 sulla scala Richter che ha colpito il sud del Messico ha ucciso almeno 15 persone. È l’ultimo bilancio annunciato dalla protezione civile messicana. L’epicentro della scossa è stato nell’oceano Pacifico, al largo dello stato del Chiapas. È stata subito lanciata un’allerta tsunami per le coste di Messico, Guatemala, El Salvador, Costa Rica, Nicaragua, Panama e Honduras, anche se finora le onde anomale registrate non hanno superato il metro d’altezza. Il terremoto è stato avvertito anche a Città del Messico, a oltre mille chilometri di distanza dall’epicentro, dove migliaia di persone sono scese in strada. Una persone è morta anche in Guatemala. La magnitudo della scossa è superiore a quella che nel 1985 uccise oltre diecimila persone a Città del Messico.
  • Nonostante la bocciatura da parte della corte costituzionale spagnola, gli indipendentisti catalani continuano il loro percorso verso il referendum per l’indipendenza. A mezzanotte il parlamento di Barcellona ha approvato la legge di transitorietà che dovrebbe gestire la proclamazione di una repubblica catalana nel caso di una vittoria del sì, il 1 ottobre. I partiti di maggioranza, Junts pel sí e Candidatura d’unitat popular (Cup), hanno imposto con voto di maggioranza la futura legge costituzionale, nonostante il boicottaggio da parte dell’opposizione, che ha quasi integralmente lasciato l’aula.
  • L’uragano Irma, sceso l’8 settembre a una potenza di categoria 4, ha devastato i Caraibi, dove i suoi venti e le piogge torrenziali hanno ucciso almeno dodici persone, e ora fa tremare Cuba e Florida. L’uragano resta estremamente pericoloso, accompagnato da venti a 250 chilometri orari, ha dichiarato il National hurricane center statunitense. L’occhio del ciclone è ora a sud delle Bahamas, a meno di 150 chilometri da Cuba, dove a diecimila turisti è stato ordinato di lasciare alberghi o residenze sulla costa. Irma dovrebbe risalire verso la costa sudorientale degli Stati Uniti, colpendo prima la Florida poi Georgia e South Carolina, dove sono già stati lanciati avvisi di evacuazione per le aree costiere, coinvolgendo quasi un milione di persone. Il governatore della Florida ha ordinato la chiusura da venerdì a lunedì di tutte le scuole da utilizzare come rifugi.
  • Gli australiani hanno consegnato alle autorità quasi 26mila tra pistole e fucili da quando il governo ha lanciato un’amnistia sulle armi da fuoco. L’iniziativa è partita il 1 luglio per contrastare la minaccia terroristica e l’ingente flusso di armi nel paese, dove è illegale possedere un arma da fuoco non registrata. Finita l’amnistia, che durerà fino al 30 settembre, si rischia una sanzione fino a 280mila dollari australiani (190mila euro) e 14 anni in carcere. Secondo la polizia, in Australia ci sono 260mila armi illegali.
  • La mattina dell’8 settembre dal nord della Finlandia era possibile osservare nel cielo un’intensa aurora boreale, che ha proiettato nel cielo luci verdi, viola, rosa e gialle. Secondo la rivista di viaggio All About Lapland lo spettacolo che si poteva osservare da Pallas, in Lapponia, raramente aveva raggiunto questa scala.
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