×

Fornisci il consenso ai cookie

Internazionale usa i cookie per mostrare alcuni contenuti esterni e proporti pubblicità in linea con le tue preferenze. Se vuoi saperne di più o negare il consenso, consulta questa pagina.

Il mondo in breve

Londra, gennaio 2017. (Luke MacGregor, Bloomberg/Getty Images)
  • I leader europei riuniti a Bruxelles hanno concordato il passaggio a una seconda fase della Brexit. Secondo il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk i negoziati possono passare a discutere le future relazioni tra Regno Unito e Unione europea, in particolare riguardo a commercio e sicurezza. I governi sono invece divisi sul nodo immigrazione: Tusk aveva proposto di abolire il sistema delle quote obbligatorie trovando l’appoggio di Repubblica Ceca, Polonia e Ungheria.
  • In diverse città della Cisgiordania, a Gerusalemme e a Betlemme sono scoppiati degli scontri dopo la preghiera musulmana del venerdì per protestare contro la decisione degli Stati Uniti di riconoscere Gerusalemme come capitale di Israele. Intanto la Cina ha proposto la creazione di uno stato palestinese indipendente basato sui confini del 1967, con Gerusalemme Est come capitale, e la ripresa dei negoziati tra Israele e Palestina.
  • Dopo nove mesi di latitanza è stato catturato a Teruel in Spagna Norbert Feher, noto come Igor Vlacavic, ricercato per almeno due omicidi. Tre persone sono morte durante il blitz. Le vittime sono due agenti della Guardia civil e il proprietario di una fattoria che stava accompagnando i due agenti.
  • Bitcoin ha toccato un nuovo record raggiungendo un valore di 17.750 dollari, un aumento dell’8 per cento in un giorno. La crescita della moneta virtuale – che ha guadagnato il 1.700 per cento in un anno – fa temere ancora di più per la sua volatilità e lo scoppio di una bolla valutaria.
  • Il 14 dicembre la Federal communication commission degli Stati Uniti ha decretato l’abolizione della net neutrality, un principio in base a cui tutti i contenuti devono essere trattati allo stesso modo dai provider di internet. La sua abolizione permetterà di favorire alcuni fornitori di contenuti a discapito di altri. Lo stesso giorno la Walt Disney company ha ufficializzato l’acquisizione di gran parte della 21st Century Fox, la grande multinazionale dell’intrattenimento: secondo Verge si tratta della nascita di gravi conflitti d’interesse.
pubblicità