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Il mondo in breve

Una famiglia di rohingya in una campo profughi a Coxs Bazar, Bangladesh, il 18 gennaio 2017. (Allison Joyce, Getty Images)
  • Le milizie curde appoggiate dagli Stati Uniti sono pronte ad affrontare le truppe turche che hanno sconfinato in Siria. Quindi gli eserciti di due paesi della Nato rischiano di affrontarsi a Manbij, in Siria, dove si sono ritirati i militari curdi delle Unità di protezione del popolo (Ypg). Intanto Ankara ha fatto sapere di aver “neutralizzato” - cioè ucciso, ferito o catturato - almeno 300 combattenti nella provincia siriana di Afrin, nel corso dell’offensiva lanciata il 20 gennaio.
  • L’ex presidente del Brasile Luis Inácio Lula da Silva ha perso l’appello contro la sua condanna per corruzione e riciclaggio e quindi è sempre più a rischio la possibilità di una sua candidatura alle presidenziali di ottobre, nelle quali era il principale favorito dai sondaggi. La sentenza riguarda un appartamento che Lula avrebbe accettato in regalo da un’impresa di costruzioni, ma di cui lui ha ribadito di non essere proprietario.
  • Donald Trump è arrivato a Davos, in Svizzera, per partecipare al Forum economico mondiale. L’ultimo presidente statunitense a partecipare al meeting annuale di Davos era stato Bill Clinton nel 2000. Trump intanto ha fatto sapere di essere pronto a testimoniare davanti al procuratore speciale Robert Mueller nell’ambito dell’inchiesta sulle interferenze di Mosca nelle presidenziali statunitensi del 2016.
  • Le dimissioni dell’ex diplomatico statunitense Bill Richardson dal comitato consultivo internazionale creato in Birmania per affrontare la crisi dei rohingya, indebolisce la commissione stessa voluta da Aung San Suu Kyi. Richardson, che ha fatto parte dell’amministrazione Clinton, accusa il governo birmano di aver creato un’operazione di facciata e di continuare a dare la colpa di tutti i problemi ai mezzi d’informazione internazionali, alle Nazioni Unite, alle organizzazioni per i diritti umani, ai governi di altri paesi. “Credo che la colpa sia la bolla che è stata creata attorno ad Aung da persone che non le danno consigli franchi. Ho sentito che i miei consigli non venivano ascoltati”, ha concluso.
  • Dodici giocatrici nordcoreane di hockey su ghiaccio sono arrivate in Corea del Sud, a Jincheon, dove hanno incontrato le colleghe sudcoreane con cui prenderanno parte, in una squadra congiunta, ai giochi olimpici invernali che cominceranno il 9 febbraio a Pyeongchang. La squadra ha attraversato la frontiera presso la zona industriale di Kaesŏng. Le due Coree sfileranno insieme alla cerimonia d’apertura.
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